LA PRESIDENTE GOLPISTA DELLA BOLIVIA JEANINE ANEZ SARA’ PROCESSATA PER LE STRAGI DI SACABA E SENKATA
Il Procuratore Generale della Bolivia, Juan Lanchipa, ha confermato martedì l’apertura di una causa contro l’ex presidente di fatto, Jeanine Áñez, per le stragi di Senkata e Sacaba avvenute nel 2019, durante il colpo di Stato perpetrato contro Evo Morales.
Durante il colpo di stato contro Evo Morales che aveva vinto le elezioni presidenziali in Bolivia nel 2019 ci furono numerose manifestazioni represse nel sangue dalla polizia e dall’esercito. Molti furono i feriti ed i morti causati dalle repressioni, i fatti più cruenti si ebbero a Sacaba e Senkata dove decine di manifestanti furono uccisi. Per quelle repressioni autorizzate dalla Presidente di fatto Jeanine Áñez oggi il Procuratore Generale della Bolivia chiede che sia fatta giustizia.
La richiesta di accusa alla ex Presidente di fatto è stata presentata da vari cittadini che durante quelle repressioni hanno perso famigliari o persone care. Il direttore del Servizio assistenza alle vittime (Sepdavi), Tito Tornero, ha confermato che la richiesta di accusa è stata presentata da varie persone ed è stata appoggiata dalla Procura Generale. Tito Tornero ha detto che “Questa proposta è firmata da oltre 20 persone che hanno perso i loro figli, i loro genitori, i loro fratelli o un parente a causa di questa repressione che è stata approvata, autorizzata e coordinata dall’autoproclamato presidente”.
Questa è la quarta accusa mossa nei confronti della ex Presidente di Fatto presentata alla Camera Penale della Corte Suprema di Giustizia, le tre richieste precedentemente presentate riguardavano i reati di condotta economica, risoluzioni contrarie alla Costituzione, reati legati alla salute pubblica e alla discriminazione.
Tuttavia, affinché la proposta firmata dalle famiglie dei massacrati abbia successo, è essenziale che un settore parlamentare della destra boliviana la sostenga al fine di raggiungere la maggioranza dei 2/3 dell’Assemblea legislativa plurinazionale.
Durante le manifestazioni che si sono susseguite dopo il colpo di stato compiuto da Jeanine Áñez il suo governo ha approvato il Decreto Supremo 4078, che ha esentato dalla responsabilità i militari che hanno così potuto agire indisturbati nella repressione del popolo boliviano. La rappresentante dei parenti delle persone uccise a Senkata, Gloria Quisbert ha detto che “Si prevede che quanto accaduto sarà indagato, perché non c’è né dimenticanza né perdono. Quello che Áñez e il suo ex ministro del governo, Arturo Murillo, hanno fatto non sarà dimenticato”.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info