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SVELATE NUOVE ATROCITA’ COMPIUTE DAI SOLDATI AUSTRALIANI IN AFGANISTAN DURANTE L’OCCUPAZIONE MILITARE

 

Durante il processo in corso in Australia per diffamazione verso vari mezzi di stampa istruito dal militare pluridecorato Ben Roberts Smith un testimone svela alcune atrocità condotte dal militare contro civili avvenute nel corso della missione in Afganistan.  

Un ex membro dell’Australian Special Air Services Regiment (SAS), identificato come Persona 4, ha fornito testimonianze in tribunale su presunte atrocità commesse in Afghanistan dal veterano di guerra Ben Roberts Smith. Durante la sua testimonianza rilasciata lunedì in tribunale a Sidney il militare ha detto che Roberts Smith, uno dei combattenti più decorati d’Australia, avrebbe preso a calci un afghano disarmato e ammanettato, fracassandogli la faccia contro una roccia e pochi minuti dopo ha ordinato ai suoi subordinati di giustiziarlo.

“Ho visto il volto dell’individuo colpire una grande roccia e subire una grave ferita. Ha spaccato diversi denti, compresi quelli anteriori”, ha detto l’anonimo combattente SAS, raccontando che Roberts Smith alla fine ha ordinato ai suoi subordinati di trascinare l’uomo “gravemente ferito”, un contadino identificato come Ali Khan, sotto un albero e sparargli a morte.

Secondo quanto riferito, l’esecuzione è avvenuta nel villaggio di Darwan nel settembre 2012, a seguito di un’operazione fallita alla ricerca di un “soldato afghano ribelle”, di nome Hekmatullah, accusato di aver ucciso tre australiani.

La testimonianza è avvenuta durante una delle varie cause intentate da Roberts Smith contro diversi media australiani, tra cui Age, Sydney Morning Herald e Canberra Times, per aver pubblicato rapporti che considera falsi e diffamatori, accusandolo di crimini di guerra e altri illeciti, dall’intimidazione e alla violenza domestica all’omicidio. In particolare, nega la presunta uccisione a Darwan e qualsiasi illecito.

L’indagine  in corso sui crimini di guerra presumibilmente commessi dai soldati australiani durante la missione in Afghanistan è stata ritardata dal crollo del governo afghano. Le indagini si basano su un rapporto di Paul Brereton, ispettore generale dell’Australian Defence Force (FDA), che ha concluso che i membri dell’Australian Special Operations Task Force, che ha operato nel paese dell’Asia meridionale tra il 2005 e il 2016, hanno giustiziato illegalmente 39 persone. Da parte sua, il capo della FDA, Angus Campbell, ha identificato 25 militari legati a quegli atti, fatti che ha definito “forse l’episodio più vergognoso nella storia militare dell’Australia”. (RT)

Insomma ancora una volta vengono alla luce le atrocità gratuite commesse dalle forze militari che partecipavano alla missione in Afganistan recentemente conclusa nel peggiore dei modi con il ritiro dei soldati statunitensi e delle altre nazioni, Italia compresa, effettuato nell’agosto scorso in fretta e furia.

 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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