I MILITARI ISRAELIANI ATTACCANO IL CORTEO FUNEBRE DELLA GIORNALISTA PALESTINESE UCCISA DUE GIORNI FA
Durante i funerali della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh uccisa due giorni fa le forze armate israeliane hanno attaccato il corteo funebre.
Le truppe israeliane hanno attaccato i palestinesi in lutto prima della cerimonia funebre della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh. I soldati israeliani hanno sparato granate assordanti ed hanno aggredito le persone che trasportavano la bara della giornalista Shireen Abu Akleh davanti all’ospedale di Al-Quds a Gerusalemme.
Le persone si sono ritrovate davanti all’ospedale dove era stata adibita la camera ardente per trasportare sulle proprie spalle il feretro della giornalista fino alla chiesa dove si dovevano celebrare le esequie. Appena uscite dall’ospedale i militari israeliani hanno attaccato le persone presenti con granate stordenti e le hanno ripetutamente colpite. L’agenzia francese Afp riferisce che i soldati hanno preso d’assalto l’ospedale.
Finiti gli scontri , il corpo di Abu Akleh è arrivato in una chiesa a est di Al-Quds, per essere poi sepolto vicino ai suoi genitori in un cimitero della città..
I media locali riportano che la polizia israeliana ha chiuso le strade e dispiegato ulteriori forze nell’area per impedire la concentrazione dei palestinesi. Il regime sionista ha anche minacciato di arrestare chiunque porti la bandiera palestinese.
Abu Akleh, giornalista della rete del Qatar Al Jazeera, stava coprendo mercoledì la violenta aggressione israeliana in un campo profughi a Jenin, nella Cisgiordania occupata, quando è stata colpita da un proiettile sparato dalle forze israeliane e in seguito ha perso la vita.
Le autorità israeliane cercano di far passare l’idea che Abu Akleh sia morta a causa di un colpo di arma da fuoco sparato dai palestinesi, ma il giornalista palestinese Ali Samudi, anche lui ferito nel raid israeliano a Jenin, racconta che i soldati israeliani “hanno improvvisamente aperto il fuoco” su un gruppo di quattro giornalisti che hanno seguito il raid e che “non c’erano combattenti della resistenza” nell’area.
Il funerale della giornalista si è svolto in un contesto di continue violenze nel campo profughi di Jenin, dove oggi le forze di occupazione israeliane hanno compiuto un violento raid, lasciando diversi palestinesi feriti. )Hispan TV)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info