Il gasdotto Nord Stream 2Il gasdotto Nord Stream 2

I GASDOTTI NORD STREAM HANNO SUBITO DANNI SENZA PRECEDENTI 

 

Un calo di pressione senza precedenti si è registrato ieri nei tre gasdotti Nord Stream, secondo quanto riferisce il gestore delle infrastrutture, le cui cause sono ancora ignote.

L’operatore del Nord Stream 1 ha riferito che si sono registrate emergenze nei gasdotti russi lunedì, sia nel Nord Stream 1 che nel Nord Stream 2: i due gasdotti hanno subito cali di pressione senza precedenti.

“I danni che si sono verificati contemporaneamente lo stesso giorno nei tre condotti sottomarini del sistema Nord Stream sono senza precedenti”, ha detto Nord Stream AG in una dichiarazione, rilasciata dai media locali aggiungendo che non è possibile al momento stimare il tempo necessario per riattivare il servizio.

Il gestore del Nord Stream 2 ha confermato lunedì un brusco calo di pressione, da 105 a 7 bar, in uno dei tratti del gasdotto nelle acque danesi, mentre l’Autorità marittima danese ha avvertito di una perdita di gas “pericolosa per la navigazione”, registrata a sud-est dell’isola di Bornholm. Nella notte, è stato registrato anche un calo di pressione in entrambi i condotti del Nord Stream 1. 

Nord Stream AG non ha fornito ulteriori dettagli su ciò che è successo, né ha chiarito la natura dei danni “senza precedenti” che sono stati registrati nei tubi. Tuttavia, il quotidiano tedesco Tagesspiegel ha riferito, citando una fonte a conoscenza della questione, che a questo punto delle indagini il governo tedesco considera un attacco premeditato come la causa più probabile delle emergenze nei gasdotti russi.

Se ciò fosse, riferisce il quotidiano, l’attentato, perché di questo si tratterebbe, non potrebbe essere stato compiuto che da forze speciali dato che per raggiungere il fondo del mare occorrono attrezzature speciali o un sottomarino.

A parte un impatto esterno sui tubi sottomarini, le perdite di gas, che di solito producono le cadute di pressione, possono verificarsi in caso di guasti durante la costruzione dei gasdotti. Quindi, basta un tubo mal fatto, mal saldato o collegato in modo errato. Possono verificarsi anche deformazioni quando si riempie il tubo con il gas. Uno dei fattori di cui sopra può essere un’indicazione di una rottura e la conseguente depressurizzazione.

Tuttavia nessuna di queste ipotesi è stata  ufficialmente menzionata finora riguarda agli incidenti registrati nei gasdotti. Le autorità tedesche hanno sottolineato che le cause di ciò che è successo sono sconosciute, mentre gli operatori dei gasdotti si sono limitati finora a indicare che le indagini sono in corso, senza trarre conclusioni affrettate. (RT)

Le autorità svedesi e danesi hanno affermato di aver registrato due esplosioni sottomarine nella giornata di ieri. I sismografi svedesi hanno rilevato una prima esplosione alle ore 2.03 della notte ed è stata registrata da 30 stazioni sismologiche situate nel sud della Svezia. La seconda è stata registrata alle ore 19.04 del pomeriggio dello stesso giorno.

Una delle due esplosioni ha provocato un terremoto di magnitudine 2,3 secondo quanto riportato dal canale svedese SVT. Tutte e due le esplosioni sono avvenute nelle vicinanza dei tubi dei due gasdotti. 

Secondo le autorità russe si tratterebbe di un sabotaggio. Subito dopo la notizia il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam ha subito un aumento di oltre il 10 per cento.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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