Jens Stoltenberg, Segretario Generale della NATO,Jens Stoltenberg, Segretario Generale della NATO,

PER JENS STOLTENBERG CINA E RUSSIA STANNO SFIDANDO L’ATTUALE ORDINE MONDIALE 

 

Per il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg la Russia e la Cina hanno approfondito la loro cooperazione bilaterale sfidando l’ordine globale esistente e minacciando i valori dei paesi occidentali. 

Il funzionario della Nato durante il suo discorso alla conferenza annuale della Confederazione delle imprese norvegesi ha affermato poi che i due paesi hanno aumentato la loro cooperazione, menzionando che il presidente russo Vladimir Putin e la sua controparte cinese Xi Jinping si sono incontrati a Pechino due settimane prima dell’operazione militare russa in Ucraina.

Non c’è da stupirsi per le dichiarazioni di Stoltenberg dato che rappresenta appunto la Nato, il braccio armato degli Stati Uniti, che viene utilizzata da Washington per piegare le nazioni che non intendono con le buone sottostare alle loro politiche. Poi, secondo il suo punto di vista e quello di chi gli paga lo stipendio, non ha torto.

Infatti secondo gli Stati Uniti può esistere solo un mondo unipolare e quindi tutti quelli che invece, legittimamente, aspirano ad un mondo multipolare, dove diversi attori internazionali esercitano le loro azioni politiche ed economiche, sono una minaccia all’attuale, ma non realistico, ordine mondiale.

Un ordine nato dopo il crollo dell’Unione Sovietica che vedeva, fino ad una quindicina di anni fa, solo gli Stati Uniti quale paese guida, seguito come dei cagnolini dai soci della Nato e da quelle nazioni che sottostavano, per paura o per reverenzialismo, alle politiche da loro imposte. Chi non stava alle loro dipendenze, nel migliore dei casi, doveva prepararsi ad un colpo di stato oppure, nel peggiore dei casi, a ricevere una bella dose di bombe sulla testa.

Ma adesso la storia sembra cambiata e il recente conflitto in Ucraina ha accentuato questa svolta in senso multipolare del mondo, quindi le paure del Segretario Generale della Nato che altri paesi possano affacciarsi sulla scena mondiale rivendicando le loro ambizioni sono del tutto fondate. Perdere il controllo del mondo ovviamente non piace affatto agli Stati Uniti.

Jens Stoltenberg, nel discorso pronunciato in Norvegia, ha poi aggiunto che la Russia e la Cina  “Hanno denunciato una partnership strategica ‘senza limiti’. La Russia e la Cina si esercitano e operano insieme più frequentemente e militarmente. Mantengono una cooperazione economica sempre crescente”,.

Riguardo al conflitto in Ucraina ha sottolineato che “la Cina non ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina”. “Al contrario, promuove la narrazione russa che incolpa la NATO”, ha detto Stoltenberg, affermando che Pechino ha sostenuto per la prima volta le richieste russe che la NATO chiuda le sue porte a nuovi membri.

Ha pure sottolineato che la Russia sta anche rafforzando i legami con l’Iran e la Corea del Nord. “Quello che hanno in comune è che promuovono un ordine mondiale alternativo. Difendono valori che violano la nostra fede nella libertà e nella democrazia”, ha spiegato il capo dell’Alleanza.

Come dire che il nostro ordine mondiale garantisce la libertà e la democrazia, mentre l’ordine mondiale che Russia, Cina e gli altri paesi che non intendono seguire come cagnolini addomesticati gli Stati Uniti perseguono non è assolutamente democratico, . Quindi, secondo  Stoltenberg, che ovviamente segue quanto dettato dagli Stati Uniti dato che gli pagano lo stipendio ogni mese, va combattuto.

Inutile soffermarci sulle modalità con cui la Nato e gli Stati Uniti portano avanti la loro idea di democrazia e libertà. Domandatelo solo agli afgani, ai siriani, ai libici, ai cubani e agli altre decine di paesi che hanno ricevuto la loro dose di democrazia e libertà a stelle e strisce.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato a giugno al XXV Forum economico internazionale di San Pietroburgo che l’epoca dell'”ordine mondiale unipolare” è finito, nonostante tutti i tentativi di “conservarlo con qualsiasi mezzo”. 

Durante l’incontro in videoconferenza del 30 dicembre tra il presidente russo e il suo omologo cinese Putin ha sottolineato che, nel contesto delle crescenti tensioni geopolitiche, aumenta l’importanza della partnership tra i due paesi come “fattore stabilizzatore”. Allo stesso tempo, Putin ha indicato che i legami tra Russia e Cina “rappresentano un modello di cooperazione tra grandi potenze nel XXI secolo”.

A sua volta, Xi ha affermato che, nel contesto di una situazione internazionale difficile, Pechino è disposta ad aumentare la cooperazione politica con Mosca.

“Siamo pronti ad aumentare la nostra cooperazione strategica con la Russia, ad essere partner globali a beneficio dei popoli dei nostri paesi e nell’interesse della stabilità in tutto il mondo”, ha detto.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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