Bombardamenti su fabbrica di armiBombardamenti su fabbrica di armi

DISTRUTTA UNA FABBRICA DI ARMI IN UCRAINA 

Dopo che ieri le forze armate di Mosca avevano distrutto 200 tonnellate di munizioni nella notte di oggi l’aviazione russa ha distrutto un complesso industriale dove si producevano armi nella provincia di Dnepropetrovsk.

Nella notte l’aviazione militare russa ha colpito uno dei principali hub dell’esercito ucraino nella regione di Dnepropetrovsk a Pavlograd. Per l’attacco, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa, sono stati usati missili di precisione lanciati da postazioni terrestri e marittime.

Nel complesso industriale venivano prodotte armi e munizioni per l’esercito di Kiev. Il complesso colpito era uno dei più grandi ed importanti dell’Ucraina,  Da Pavlograd vengono smistate armi, munizioni e uomini nei diversi settori del fronte di Zaporozhye e Donetsk  tra cui quelli di Kurakovo, Avdeevka e l’agglomerato urbano di Slavyansk- Kramatorsk

Si parla anche di numerosi sistemi di contraerea distrutti durante l’attacco. Per far questo  vengono usati droni come esche che una volta intercettati dai sistemi di difesa ne rivelano la posizione.

Ieri circa  200 tonnellate di munizioni delle forze armate ucraine sono state distrutte a seguito di un attacco russo contro un treno merci in una stazione ferroviaria vicino alla città di Kramatorsk, a nord-ovest di Donetsk.

Durante l’attacco di ieri anche un deposito di munizioni per l’artiglieria ucraina è stato distrutto vicino al villaggio di Belogorovka nella Repubblica Popolare di Lugansk. L’arsenale apparteneva alla 54a brigata motorizzata delle forze armate ucraine, ha riferito il ministero della difesa russo in una dichiarazione rilasciata domenica. Inoltre le forze armate di Mosca  hanno attaccato, vicino a Belogórovka, un punto di comando dell’81a brigata aviotrasportata dell’Ucraina.

L’aviazione, le truppe missilistiche russe e l’artiglieria hanno colpito le posizioni di 82 unità di artiglieria delle forze armate ucraine, eliminando il personale e il materiale bellico in 115 luoghi diversi nelle 24 ore, secondo il rapporto del portavoce del ministero della difesa.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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