ITALIA ACQUISTERA’ 550 CARRI ARMATI DALLA GERMANIA
I soldi per la sanità non ci sono, per le pensioni neppure, ma quando si parla di riarmo miracolosamente appaiono, infatti il nostro governo si appresta a firmare un contratto di acquisto di ben 550 carri armati dalla Germania.
L’ammontare dell’acquisto di 550 carri armati Panther e Lynx dall’azienda tedesca Rheinmetall avrà un costo di 20 miliardi di euro, una cifra spropositata se si pensa a come stanno le nostre casse. Ma siccome ci dobbiamo difendere dall’invasione russa allora gli euro si trovano, ovviamente saranno tagliate altre spese e indovinate quali? Sicuramente non quelle relative agli stipendi dei parlamentari e dei manager pubblici.
L’accordo, che vede coinvolta per la parte italiana l’azienda Leonardo, dovrebbe avere una durata di 15 anni. L’ordine effettuato alla Rheinmetall segue il fallimento delle trattative tra Leonardo e la holding tedesca della difesa KNDS per la costruzione di un nuovo carro armato per l’esercito italiano, riferisce L’Indipendente.
L’italiana Leonardo e la tedesca Rheinmetall hanno annunciato un accordo strategico per la costruzione di sistemi di difesa terrestri. Ora ci verranno a dire che l’accordo tra le due imprese produttrici di armi è importante per il nostro paese perché il 60 per cento delle attività si svolgerà nel nostro paese con ovvie ripercussioni sul piano occupazionale. Storia già usata quando decidemmo di acquistare i caccia f-35, in quell’occasione ci venne detto che parte delle ali dei velivoli veniva costruita in Italia.
Le guerre, prima quella tra Russia e Ucraina, poi quella tra Israele e Palestina, hanno fatto esplodere il valore di Leonardo in borsa, infatti il 23 febbraio 2022 un’azione di Leonardo valeva 6,4 euro, il 6 ottobre 2023 era già a 12,94 euro mentre il 12 ottobre ha registrato un’impennata del 123,5 per cento, attestandosi a 14,31 euro.
E che l’azienda puntasse le sue carte migliori sulla guerra lo raccontano i dati: se nel 2013 il fatturato militare era pari al 49,6 per cento, solo dal 2017 al 2022 ha registrato un clamoroso boom, alzandosi dal 68 per cento all’83 per cento, riporta L’Indipendente.
Leonardo è partecipata dallo stato italiano attraverso il ministero dell’economia che detiene oltre il 30 per cento delle azioni, quindi quando vende le armi per combattere le guerre noi siamo responsabili della morte, spesso, di innocenti come avviene in Palestina.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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