I CERCA PERSONE ESPLOSI IN LIBANO CONTENEVANO ESPLOSIVO
I cerca persona che ieri sono esplosi in Libano provocando 11 morti, tra cui una bambina di 10 anni, e oltre 4000 feriti sarebbero stati intercettati dal servizio di sicurezza israeliano Mossad che li avrebbe riempiti di una sostanza esplosiva.
La rete Sky News Arabia riferisce che l’intelligence israeliana ha intercettato i dispositivi prima che fossero consegnati a Hezbollah e li ha riempiti con la sostanza esplosiva.
I dispositivi destinati a Hezbollah sarebbero stati sabotati dal Mossad che ha inserito nelle batterie una sostanza esplosiva chiamata Pent, tetranitrato di pentaeritolo, che è esploso quando le batterie sono state riscaldate, riferisce Sky News Arabia citando le sue fonti.
Secondo queste fonti, l’intelligence israeliana prima della consegna a Hezbollah dei dispositivi ha collocato circa 20 grammi della sostanza esplosiva nelle batterie. Successivamente è stata aumentata la loro temperatura, causando le detonazioni, ha riferito l’emittente araba.
Il Mossad potrebbe aver piazzato esplosivi in 5.000 cercatori di persone prodotti dalla società taiwanese Gold Apollo arrivati in Libano questa primavera, secondo quanto riportato da Reuters.
Reuters ha analizzato le immagini di alcuni cerca persona distrutti recanti sul retro adesivi che corrispondono a quelli prodotti dall’azienda di Taiwan. Inoltre, una fonte di sicurezza libanese di alto rango ha detto all’agenzia che Hezbollah le aveva ordinato 5.000 “dispositivi.
Tuttavia, il fondatore e presidente di Gold Apollo, Hsu Ching-Kuang, ha dichiarato ai media che i cerca persona esplosi non sono stati prodotti dalla sua azienda, ma da una società chiamata BAC, con sede a Budapest, in Ungheria, che ha la licenza per usare il suo marchio.
“Il prodotto non era nostro. L’unica cosa che aveva era il nostro marchio”, ha spiegato il fondatore dagli uffici dell’azienda a Taipei. “Forniamo solo l’autorizzazione all’uso del marchio registrato e non abbiamo alcun coinvolgimento nella progettazione o produzione di questo prodotto”, ha aggiunto, in relazione al modello AR-924.
L’azienda che avrebbe prodotto i cerca persona, la BAC Consulting di Budapest, ha acquistato i diritti del marchio ma si è interamente occupata del design e della fabbricazione del prodotto anche se i cercapersone hanno il marchio “Made in Taiwan”. Ma le stranezze non sono finite qui: infatti consultando il registro delle imprese ungheresi si scopre che l’azienda è stata fondata nel 2022, ha un solo impiegato e un capitale sociale tra uno e tre milioni di fiorini, un milione di fiorini sono un po’ più di 2500 €,. Forse è necessario un supplemento d’indagine che attendiamo fiduciosi, certi che sarà condotto col massimo rigore, scrive Francesco dall’Aglio sul suo canale Telegram.
Hsu ha dichiarato di non sapere come sia stato possibile manipolare i dispositivi e che la sua azienda si è sentita vittima dell’incidente. “Questo è molto imbarazzante”, ha detto.
Intanto dagli Stati Uniti confermano di non sapere nulla di quanto accaduto ieri in Libano, ma, strana coincidenza, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha chiamato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin diversi minuti prima dell’inizio dell’ondata di esplosioni che hanno colpito i cerca persone, riferisce Axios. Sarà solo un caso …
Secondo fonti statunitensi, Gallant ha riferito al capo del Pentagono che Israele stava per condurre un’operazione in Libano, ma non ha specificato in cosa consisterebbe l’azione. La telefonata del ministro israeliano è stata un tentativo di impedire agli Stati Uniti di ignorare i fatti, ha detto una fonte.
“Non eravamo a conoscenza di questa operazione e non vi abbiamo partecipato”, ha detto alla stampa il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, negando che Washington fosse coinvolto nell’operazione.
Altra strana coincidenza: il consigliere principale del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Amos Hochstein, ha visitato Israele lunedì e ha avuto consultazioni riguardo la sicurezza con Gallant e altri funzionari israeliani. Le fonti hanno affermato che hanno discusso di una possibile operazione contro Hezbollah, ma i funzionari del paese ebraico non hanno specificato cosa avessero in mente.
Secondo Axios, l’operazione libanese è stata approvata durante alcune riunioni tenute dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, da membri del governo e dal personale dei vertici della sicurezza del paese. Le fonti della pubblicazione sottolineano che l’operazione aveva lo scopo di minare la fiducia del gruppo sciita e creare nelle file della milizia la sensazione di essere completamente penetrata dai servizi di intelligence israeliani.
Edward Snowden, l’ex analista della National Security Agency degli Stati Uniti (NSA) e della CIA, che nel 2013 ha svelato il programma di sorveglianza di massa di Washington, ha affermato, commentando l’accaduto, che il mondo “è meno sicuro” dopo le esplosioni coordinate dei cerca persona in Libano.
“Se gli iPhone uscissero dalla fabbrica con esplosivi all’interno, i media si renderebbero conto molto più velocemente dell’orrendo precedente che è stato stabilito oggi”, ha scritto nel suo account X.” Niente può giustificarlo. È un crimine”, ha detto. “Tutti nel mondo sono meno sicuri per questo”, ha concluso.
“Quello che Israele ha appena fatto è, con qualsiasi metodo, imprudente. Hanno fatto saltare in aria innumerevoli persone che guidavano, facevano la spesa con i loro figli nel passeggino, in coda alla cassa), ecc.”, ha detto.
Ma dalle nostre parti, come era ovvio, la notizia sembra essere già eclissata. Il mondo dell’informazione nostrano, sempre reticente a riferire delle nefandezze compiute dal governo dell’unica democrazia medio orientale, ha archiviato quanto accaduto ieri in Libano con la stessa velocità con cui archiviano tutte le azioni militari che hanno provocato oltre 41 mila morti nella striscia di Gaza. A Tel Aviv tutto è permesso, non voglio immaginare cosa sarebbe successo se fossero esplosi tutti gli smart phone che usano i funzionari di stato degli Stati Uniti o dell’Ucraina.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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