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ISRAELE DIETRO L’ESPLOSIONE DEI CERCA PERSONE IN LIBANO 

 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha riconosciuto per la prima volta che i servizi speciali del suo paese sono i responsabili dell’operazione nella quale  migliaia di  cerca persone  e “walkie-talkie” sono esplosi in tutto il Libano lo scorso settembre. 

“L’operazione dei cerca persone e l’eliminazione del leader di Hezbollah, Hassan] Nasralá si sono svolte nonostante l’opposizione degli alti funzionari della Difesa e dei loro responsabili a livello politico”, ha sottolineato il primo ministro.

Il suo portavoce, Omer Dostri, ha dichiarato all’AFP che “Netanyahu ha confermato domenica di aver dato il via libera all’operazione dei cerca persone in Libano”.

Nell’operazione, messa in atto dal governo israeliano, il 17 settembre scorso migliaia di cerca persone, usati in Libano, esplodendo hanno causato la morte de decine di persone e il ferimento di migliaia di libanesi. Il giorno successivo, centinaia di “walkie-talkie” sono esplosi allo stesso modo, uccidendo e mutilando sia gli utenti che i passanti. 

Ora, il  primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ammette di aver dato l’ordine di far esplodere i cerca persone in Libano, azione questa definibile come un atto terroristico. Questa dichiarazione dovrebbe essere sufficiente a far interrompere qualsiasi relazione diplomatica con Israele, ma, si sa, loro sono il popolo perennemente oppresso, quindi, se uccidono e feriscono migliaia di persone per garantirsi la sicurezza, possiamo anche chiudere un occhio, anzi tutti e due.

Quando dicevamo che dietro questa orribile e disumana azione terroristica c’era lo stato israeliano ci dicevano di essere anti semiti, aspettiamo le scuse, ma sicuramente non arriveranno, come non arriverà l’adeguata copertura mediatica a questa ammissione di responsabilità.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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