MOSCA COMUNICA SCADENZA TREGUA ATTACCHI SU IMPIANTI ENERGETICI
Mosca ha comunicato la scadenza della tregua sugli attacchi agli impianti energetici ucraini entrata in vigore il 18 marzo su richiesta del presidente statunitense Donald Trump.
Durante la conversazione telefonica tra Putin e il suo omologo statunitense Trump aveva chiesto un cessate il fuoco per la durata di trenta giorni, prorogabile dalle parti, riguardante gli attacchi sulle infrastrutture energetiche dei due paesi. Oggi il portavoce del Cremlino Dimitri peskov ha annunciato la fine della tregua.
A un mese dall’inizio della tregua, tregua sistematicamente ignorata da Kiev, la Russia si riserva il diritto di colpire le strutture energetiche ucraine anche se ancora non è arrivato l’ordine di iniziare nuovamente i bombardamenti. Da Mosca è stato denunciato che almeno un centinaio di attacchi agli impianti per la produzione di energia situati sul territorio della federazioni sono stati effettuati in questo mese dalle forze armate ucraine.
Visti i ripetuti attacchi da parte ucraina era scontato che al termine della moratoria, il 18 aprile, Mosca non avrebbe prorogato il divieto di colpire le strutture energetiche ucraine.
Intanto anche il cessate il fuoco per il periodo pasquale introdotto dalla Russia e sottoscritto anche dall’Ucraina alla scadenza non verrà prorogato. Entrambi i paesi hanno denunciato numerosi attacchi durante il periodo di cessate il fuoco. Mosca denuncia oltre mille violazioni all’accordo, mentre Kiev ne denuncia almeno cinquecento.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info