ARRIVA DALL’UE IL 17° PACCHETTO DI SANZIONI CONTRO LA RUSSIA
L’Unione europea, tanto per cambiare, ha approvato il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che colpirà quasi 200 navi della flotta fantasma, ha riferito martedì l’alto rappresentante del blocco per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas.
Sanzioni, sanzioni e ancora sanzioni è la politica europea contro la Russia adottata dall’Unione Europea prima per farla capitolare in tre settimane, come diceva Mario Draghi, ora per convincerla ad accettare un cessate il fuoco immediato e incondizionato.
“Le nuove misure affrontano anche le minacce ibride e i diritti umani. Si stanno preparando ulteriori sanzioni contro la Russia”, ha scritto la diplomatica, aggiungendo che più a lungo dura il conflitto armato, “più dura sarà la risposta” dell’UE, strategia che fino a ora, come è sotto gli occhi di tutti meno quelli di chi governa a Bruxelles, non ha portato ad apparenti risultati.
Nel frattempo, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che evidentemente non ha altro da fare, ha già annunciato la rapida imposizione del 18° pacchetto di sanzioni anti-russe. “Ho appena parlato al telefono con Vladimir Zelensky. Stiamo coordinando strettamente i prossimi passi”, ha scritto su X. “Si sta preparando un 18.º pacchetto con sanzioni più severe. È ora di aumentare la pressione sulla Russia”, ha aggiunto confermando la linea fallimentare europea.
Riguardo alle infinite sanzioni applicate al suo paese il presidente russo Vladimir Putin in precedenza aveva definito “imbecilli” i leader dei paesi occidentali che sono disposti a danneggiare le proprie nazioni solo per danneggiare Mosca.
“Fanno molte cose a loro discapito, sembra che pensino che non faranno questo e quello perché li danneggia, ma lo fanno. Imbecilli! Mi scusi, per favore”, ha detto, aggiungendo che “Le principali economie del mondo stanno entrando in recessione, solo per farci del male”.
E non bisogna essere amici del Cremlino per capire che le sanzioni non porteranno alla capitolazione della Russia come invece pensano a Bruxelles. Forse non avendo altre armi a disposizione dalla Commissione Europea continuano questa ridicola e suicida politica sperando che prima o poi ottenga dei risultati tangibili. Intanto solo i paesi che le adottano ne soffrono le conseguenze.
Hanno appena varato il 17° pacchetto di sanzioni e già pensano al 18°, errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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