Una petroliera russaUna petroliera russa

STATI UNITI CONCEDONO UNA PROROGA A CHEVRON PER IL  PETROLIO VENEZUELANO 

 

Il governo degli Stati Uniti ha confermato che la compagnia petrolifera Chevron riceverà una proroga per continuare a operare in Venezuela, ha riferito l’inviato speciale di Washington per le missioni speciali, Richard Grenell.

“Il presidente [Donald] Trump ha autorizzato questa proroga perché abbiamo fatto qualche progresso, e perché  siamo riusciti a creare fiducia, e ci siamo riusciti oggi. L’estensione sarà concessa”, ha detto l’alto funzionario a Steve Bannon, che è stato consigliere di Trump durante il suo primo mandato.

In cambio della proroga di 60 giorni a Chevron per operare nel paese sud americano il Venezuela ha rilasciato l’ufficiale statunitense Joe St. Clair, che si trovava detenuto in territorio venezuelano. L’ufficiale è stato consegnato all’inviato statunitense sull’isola caraibica di Antigua, secondo quanto dichiarato all’agenzia Reuters dal ministro della Comunicazione e dell’Informazione del Venezuela, Freddy Ñáñez.

D’altra parte, Grenell ha sottolineato che Trump è “molto chiaro” che “le sanzioni penalizzano le aziende statunitensi”. “Il capitalismo supera sempre il socialismo e il comunismo. Ecco perché vogliamo dare la priorità agli Stati Uniti e fare il meglio per gli Stati Uniti, il che significa assicurarci che i cinesi non si impadroniscano del petrolio venezuelano”, ha aggiunto, come se tutto il petrolio del Venezuela venga poi  acquistato da Pechino.

La notizia della proroga per altri 60 giorni della licenza a Chevron era stata anticipata alcuni giorni fa da Politico che aveva scritto che era la conseguenza dei negoziati tra la delegazione del governo venezuelano e il rappresentante di Trump.

Poche settimane fa, il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha avvertito che sarebbe stata l’azienda statunitense e non la nazione bolivariana a perdere con le restrizioni della Casa Bianca. “Chi fa del male è Chevron”, ha considerato.

Da parte sua, il presidente di Chevron, Mike Wirth, ha criticato la politica del suo paese nei confronti del greggio venezuelano, stimando che una volta scadute le licenze, gli Stati Uniti subiranno una battuta d’arresto che comprometterà la loro sicurezza energetica e si aprirà la porta ad altri attori come la Cina.

Quindi la decisione di Trump non sembrerebbe legata a politiche strettamente connesse con il rischio di una crisi petrolifera negli Stati Uniti, ma alla guerra commerciale iniziata con la Cina. Meglio chiudere un occhio sul Venezuela purché ciò sia propedeutico a impedire che Pechino si appropri del greggio di Caracas.

La concessione avviene perché il Venezuela, essendo sotto sanzioni da parte degli Stati Uniti, non può vendere il suo petrolio al paese nord americano.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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