ATTACCATO CONVOGLIO CON AIUTI PER LA POPOLAZIONE A GAZA
La situazione alimentare nella striscia di Gaza si fa sempre più drammatica e per completare il dramma le forze di difesa israeliane sparano contro i convogli di aiuti.
L’Ufficio informazioni del governo a Gaza ha denunciato con fermezza un attacco perpetrato dalle forze di occupazione israeliane contro le brigate di protezione per l’assistenza umanitaria avvenuto a Deir al-Balah.
L’attacco è avvenuto a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, e ha procurato sei morti tra le squadre incaricate di proteggere i convogli con rifornimenti destinati alla popolazione della striscia.
Secondo il comunicato ufficiale palestinese , l’aggressione rappresenta un crimine deliberato il cui obiettivo è interrompere il flusso di aiuti umanitari e medici, al fine di generare caos e insicurezza per favorire un piano di fame e collasso sanitario.
La stessa fonte ha avvertito che l’esercito israeliano agisce con l’intenzione di facilitare il saccheggio dei carichi e impedire che le forniture raggiungano coloro che ne hanno più bisogno, attraverso attacchi diretti agli organizzatori e alle protezioni delle rotte di distribuzione.
L’Ufficio Informazioni di Gaza ha esortato la comunità internazionale, le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie e per i diritti umani a intervenire urgentemente e immediatamente per fermare questi crimini sistematici perpetrati dall'”esercito” israeliano.
Il corrispondente di Al Mayadeen ha descritto che la squadra di sicurezza è stata attaccata direttamente dalle truppe israeliane a Deir al-Balah dopo aver tentato di disperdere i saccheggiatori lungo la rotta dei convogli.
Quando le forze di sicurezza sono arrivate sul posto e hanno cercato di controllare la situazione, l'”esercito” aggressore ha lanciato i suoi droni direttamente su di loro. In seguito, ha sparato di nuovo contro i civili che si sono recati sul posto per soccorrere i feriti, causando altre vittime.
“Le aggressioni si sono ripetute in un apparente tentativo di impedire alle squadre mediche e alle ambulanza di raggiungere i feriti”, ha concluso il giornalista.
Michael Ryan, direttore del programma di emergenza dell’OMS, ha osservato che 2,1 milioni di persone a Gaza sono a rischio imminente di morte. L’OMS ha dichiarato che solo 19 dei 36 ospedali di Gaza sono ancora operativi, con personale che lavora in condizioni estreme.
Secondo il ministero della Salute di Gaza, almeno 53.762 palestinesi sono stati uccisi dall’inizio dell’aggressione israeliana il 7 ottobre 2023, tra cui 16.503 bambini. Inoltre, 122.197 persone sono rimaste ferite. (Al Mayadeen)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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