Foto satellitare della base russa di BelajaFoto satellitare della base russa di Belaja

I CONDUTTORI DEI CAMION CHE TRASPORTAVANO I DRONI NON SAPEVANO COSA TRASPORTAVANO 

 

Vladimir Zelensky ha dichiarato in un’intervista alla rete televisiva statunitense ABC che i conducenti dei camion che trasportavano i droni in container utilizzati per attaccare gli aeroporti russi  non avevano idea del contenuto del loro carico.

Zelensky ha confermato che i conducenti dei camion impiegati nell’attacco con i droni alle basi militari russe erano ignari del contenuto dei container caricati sui loro mezzi. Il presidente ucraino ha ammesso che ha utilizzato dei civili su mezzi civili nell’attacco violando le più elementari norme del diritto internazionale.

Infatti , i civili non possono essere usati in azioni militari senza il loro consenso, . Farlo costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario (DIU) e dei diritti umani fondamentali.

Con questa operazioni sono state violate le Convenzioni di Ginevra (1949 che proteggono i civili nei conflitti armati; l’Articolo 51 del Protocollo I aggiuntivo (1977) che vieta di far partecipare direttamente i civili alle ostilità, utilizzarli come scudi umani, costringerli a partecipare o impiegarli in operazioni di guerra. ),   

Inoltre è stato violato lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale (1998) che all’Articolo 8 vieta l’impiego  di civili forzatamente in ostilità e viene considerato il loro utilizzo  un crimine di guerra; il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR) che vieta il lavoro forzato e protegge la libertà personale.

Quindi impiegare i civili per il trasporto di armi o equipaggiamenti in zona di combattimento, Costringerli a fornire supporto logistico, spiare, scavare trincee o smantellare mine,  Impiegarli come scudi umani o ostaggi rappresenta una palese violazione delle leggi internazionali. Ma evidentemente a Kiev, nonostante da molti sia considerato in paese depositario delle libertà e del rispetto dei diritti umani, poco importa coinvolgere civili nelle loro azioni contro la Russia.

In questo caso i conduttori degli automezzi sono stati indotti a partecipare inconsapevolmente  a ostilità.  I civili devono rimanere protetti e non partecipare direttamente alle operazioni belliche.  

  – Se trasportano materiale bellico senza sapere di essere coinvolti in un’operazione militare, vengono strumentalizzati, violando la loro neutralità e protezione legale. 

L’articolo 51 del Protocollo I delle Convenzioni di Ginevra proibisce qualsiasi forma di coinvolgimento diretto o indiretto di civili nelle ostilità.

Lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale vieta l’ L’uso forzato o ingannevole di civili in funzione, il loro utilizzo  militare può configurare un crimine di guerra.

In concreto se un civile guida un camion credendo di trasportare generi alimentari, ma in realtà contiene droni armati destinati a un attacco, è un abuso della protezione civile,  un atto ingannevole che mina la distinzione tra civili e combattenti (principio cardine del diritto bellico), 

In sintesi impiegare i civili in azioni militari, come il trasporto di droni militari  senza consenso, equivale a una violazione del  diritto internazionale umanitario e viene commesso  , un crimine di guerra. Inoltre vengono violati i  diritti umani, gli autori possono essere perseguiti a livello internazionale come ad esempio dalla Corte Penale Internazionale, Ma Zelensky e soci non compariranno mai davanti a questa corte. 

Ma non è tutto, infatti anche l’uso di veicoli civili per scopi militari non è permesso. Usare mezzi civili (come container, camion, navi o aerei commerciali) per scopi militari può violare il diritto internazionale umanitario, se fatto in modo ingannevole o senza distinguere chiaramente gli scopi civili da quelli militari.

Principio di distinzione (DIU – Convenzioni di Ginevra). È obbligatorio distinguere tra obiettivi civili e militari, usare container civili per trasportare armi senza segni distintivi rende il mezzo un obiettivo legittimo militare, ma mette in pericolo i civili e può essere un atto ingannevole.

Divieto di perfidia (Protocollo I, art. 37). Simulare uno scopo civile per colpire il nemico è vietato, se un container civile viene usato per nascondere materiale bellico, e il nemico viene indotto in errore, si configura “perfidia”, quindi crimine di guerra.

Protezione dei beni civili. I mezzi e infrastrutture civili non devono essere trasformati in strumenti militari, se ciò comporta rischi per la popolazione o confusione tra usi civili e militari.

A quanto sopra esposto ci sono delle limitate eccezioni: in caso di mobilitazione nazionale o legge marziale, uno Stato può requisire mezzi civili per uso militare, ma devono essere dichiarati come obiettivi militari e non devono essere utilizzati per ingannare il nemico.

Quindi i i container contenenti armi trasportati su mezzi civili come i camion è permesso a patto di dichiarare tali mezzi come militari. Cosa che chiaramente a Kiev non potevano fare altrimenti la sorpresa sarebbe venuta meno.

In conclusione usare container civili per trasportare droni da guerra senza dichiararlo chiaramente e coinvolgendo civili inconsapevoli è una violazione del diritto internazionale, in particolare se l’obiettivo è mascherare attività militari.

Il bello di tutto quanto fatto dall’Ucraina viene dalle nostre parti considerato un successo, un’azione sorprendente che ha messo a nudo le debolezze della Russia non rilevando nessuna delle violazioni alle leggi internazionali che anche in guerra dovrebbero essere rispettate. La massima che in guerra e amore non ci sono regole non esime dal rispettare le leggi sui diritti dei civili in tempo di guerra.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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