LA PORTAVOCE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO MARIA ZAKHAROVALA PORTAVOCE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO MARIA ZAKHAROVA

KIEV NON VUOLE I CADAVERI DEI SOLDATI MORTI

 

Lo scambio dei prigionieri e dei cadaveri dei soldati deceduti, previsto negli accordi di Istambul tra Ucraina e Russia, non si è celebrato perché la parte ucraina non si è presentata all’appuntamento posticipando a tempo indeterminato lo scambio, ha detto Alexánder Zorin, primo vice capo della Direzione dell’informazione dello stato maggiore delle forze armate russe.

Secondo Zorin, la parte russa, in conformità con gli accordi raggiunti durante il secondo round dei negoziati tra Mosca e Kiev tenutosi lunedì a Istanbul, ha intrapreso un’azione umanitaria su larga scala per rimpatriare più di 6.000 corpi di militari ucraini deceduti, nonché per scambiare prigionieri di guerra.

Ha riferito che un convoglio con il primo gruppo  di corpi di militari deceduti da rimpatriare è già nella zona di scambio. “Il convoglio contiene 1.212 corpi. Si stanno preparando per la spedizione altri tre: ognuno contiene 1.200 corpi, mentre un convoglio di auto, anch’esso con 1.200 corpi partirà”, ha spiegato, aggiungendo che il numero totale di corpi dei militari ucraini caduti in combattimento supererà le 6.000 unità.

La parte ucraina ha posticipato a tempo indeterminato lo scambio, mentre riguardo allo scambio di prigionieri la Russia ha già consegnato a Kiev una lista con 640 cognomi, ma  Kiev si astiene ancora dal fissare una data per il ritorno di queste persone e dal consegnare a Mosca il numero corrispondente di militari russi prigionieri.

Dopo il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina tenutosi lunedì a Istanbul, Mosca ha riferito che è stato concordato il trasferimento unilaterale di 6.000 corpi congelati di soldati ucraini e che questo processo inizierà nei giorni 7, 8 e 9 giugno. Tuttavia il capo  della delegazione russa a Istambul Vladimir Medinskij ha riferito che la parte ucraina aveva ignorato gli accordi raggiunti, rimandando a tempo indeterminato la ricezione dei corpi dei suoi soldati e lo scambio dei prigionieri di guerra, riporta RT.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato al canale russo Zvezdá, riferendosi all’abbandono da parte ucraina dello scambio dei cadaveri dei soldati e dei prigionieri,  che “il regime di Kiev non ha bisogno dei suoi cittadini, né vivi né morti”.

“Non c’è nazione o etnia al mondo che si rifiuti di seppellire i suoi guerrieri. Ma c’è il regime di Kiev, che professa un’ideologia misantropa e commette genocidio contro il proprio popolo”, ha affermato la portavoce della Cancelleria russa. 

Da parte sua il  presidente della commissione parlamentare per gli affari internazionali, Leonid Slutski, ha descritto il rinvio dell’accettazione dei corpi da parte dell’Ucraina come “un raro atto di cinismo e disprezzo per la memoria dei caduti”.

I motivi per cui l’Ucraina non si sia presentata all’appuntamento possono essere diversi, secondo il parlamentare russo, Kiev sta così sabotando gli accordi raggiunti e le ragioni possono essere legate agli obblighi che lo stato ucraino ha nei confronti delle famiglie dei soldati deceduti. 

Infatti alle famiglie dei soldati deceduti al fronte lo stato ucraino deve pagare un risarcimento compensatorio pari a 15 milioni di grivne, equivalenti a 361.692 dollari per ogni soldato. Il trasferimento alla parte ucraina di 6.000 cadaveri obbliga la giunta di Kiev a sborsare 90 miliardi  di ghivna, circa 2,170 miliardi di dollari, che probabilmente non sono nelle casse di Kiev. Zelensky potrebbe chiedere ai suoi sostenitori europei un ulteriore finanziamento, così prima abbiamo pagato per farli uccidere e poi pagheremo per risarcire le famiglie. 

Altro motivo potrebbe essere il desiderio dell’Ucraina di far naufragare i colloqui di pace in corso con l’obiettivo di continuare il conflitto, cosa questa più volte manifestate da Zelensky e soci che approfittano dell’appoggio dei paesi europei che non hanno ancora capito chi è lo sconfitto.

Da parte sua il governo ucraino nega le accuse del Cremlino di aver ritardato lo scambio dei morti nel conflitto e dei prigionieri dichiarando che “la Russia gioca sporco”, riferisce Ansa. Non si sa però quale sarebbe il gioco sporco a cui starebbe giocando Mosca. 

 

Ieri il deputato della Rada Suprema, il parlamento ucraino, Artiom Dmitruk ha riferito del rifiuto di Kiev di accettare i corpi dei suoi combattenti nel quadro degli accordi raggiunti il 2 giugno a Istanbul.

Successivamente, le sue parole sono state confermate da Vladimir Medinsky e dal Ministero della Difesa russo, che ha mostrato immagini di camion con i cadaveri di 1.212 soldati e ufficiali delle forze armate ucraine, inviati in Ucraina, ma non accettati. Volodymyr Zelensky ha deciso di mettere in discussione in anticipo l’attuazione dell’iniziativa e ha insinuato che Mosca ha deciso di sbarazzarsi dei resti dei suoi soldati travestiti da ucraini.

 

Andrea Puccio – www.

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