TEHERAN ACCEDE A MIGLIAIA DI DOCUMENTI SEGRETI ISRAELIANI
I servizi di intelligence iraniani sono riusciti ad accedere a una grande quantità di informazioni e documenti strategici molto sensibili ad relativi a “Israele”, hanno rivelato sabato fonti attendibili ad Al Mayadeen.
Secondo le fonti, tra i file ottenuti ci sono migliaia di documenti relativi ai progetti israeliani e alle sue strutture nucleari. Questa operazione ha avuto luogo qualche tempo fa, ma l’enorme volume di documenti e la necessità di trasferirli in modo sicuro in territorio iraniano “hanno imposto di mantenere la questione segreta”. Le fonti hanno confermato l’arrivo completo del grande carico di documenti nei siti sicuri designati, sottolineando che il volume dei file è così grande che solo lo studio e la revisione delle immagini e dei video associati richiederà molto tempo.
La fuga di notizie va inserita in un contesto di crescenti tensioni tra Iran e Israele. Allo stesso tempo Tel Aviv continua a spingere per un’azione militare contro le capacità nucleari della nazione islamica , mentre si svolgono colloqui sul tema nucleare iraniano con gli Stati Uniti.
In questo contesto, il corrispondente di Al Mayadeen a Teheran ha spiegato che ciò che è stato rivelato dalle fonti rappresenta un grande smacco per la sicurezza israeliana, sia per la quantità che per la natura dei documenti trafugati. Ha aggiunto che si prevede che saranno rivelati ulteriori dettagli su questi archivi, accompagnati da materiale audiovisivo.
Ha anche sottolineato che è probabile che le persone recentemente arrestate da “Tel Aviv” siano collegate alla fuga di questi documenti.
Il giornalista ha confermato che la divulgazione di questi file invia messaggi di grande rilevanza in questo momento e in più direzioni. Ha ritenuto che l’Iran invia chiari messaggi dissuasivi e dimostra che può raggiungere le aree più sensibili nei territori israeliani.
I media israeliani hanno diffuso le informazioni rivelate da Al Mayadeen sull’ottenimento da parte dell’Iran di documenti strategici altamente sensibili relativi a “Israele”, definendo l’accaduto una “rivelazione drammatica” e uno dei più grandi colpi di spionaggio mai avvenuti contro il loro paese.
L’esperto di strategia militare, Nidal Abu Zaid, ha affermato che l’Iran ha condotto un’operazione di intelligence offensiva con importanti aspetti temporali e geografici. Ha indicato che documenti di tale sensibilità sono protetti da un sistema di sicurezza completo, ma sembra che i servizi iraniani siano riusciti a sfruttare una falla.
“Penso che l’operazione iraniana sia stata una combinazione tra un attacco informatico elettronico e un’infiltrazione di agenti sul campo”, ha riflettuto.
Abu Zaid ha detto ad Al Mayadeen che l’Iran ha neutralizzato la superiorità militare e la deterrenza di “Israele” di cui si sono vantati a lungo il ministro della Guerra, il capo di gabinetto e altri alti funzionari.
I profitti e le perdite in operazioni di questo tipo non sono gestiti in segreto, ha spiegato, poiché il loro obiettivo è raggiungere la deterrenza e privare Israele del concetto di invulnerabilità. Ha anche sottolineato che questo evento modificherà la dinamica dei colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti.
Il direttore del Centro di Studio e Media Nuova Nisione, Mahdi Azizi, ha confermato che nei prossimi giorni ci saranno nuove sorprese legate alla filtrazione dei documenti da parte dell’Iran.
Secondo le sue dichiarazioni ad Al Mayadeen, i servizi di intelligence iraniani riveleranno alcuni di questi documenti che sorprenderanno Israele il mondo intero.
“L’Iran dice al mondo che il nemico israeliano è stato smascherato e il tempo del suo mito della sicurezza è finito”, ha detto.
Azizi ha aggiunto inoltre che si tratta di un’operazione molto complessa che cambia gli equilibri e che i relativi sviluppi nei prossimi giorni influenzeranno il corso dei negoziati tra Teheran e Washington, aggiungendo che “I documenti includono video e informazioni estremamente accurate. Il volume è grande e l’Iran li pubblicherà seguendo una tattica specifica, qualcosa che potrebbe estendersi per anni”.
L’esperto di affari israeliani Ismail Musalmani ha descritto la situazione come uno sviluppo esplosivo con implicazioni di vasta portata, sia per “Israele” che per le nazioni occidentali, indicando che questo è un evento con implicazioni molto grandi che riflette la fragilità del mito della sicurezza israeliana.
Allo stesso modo, il direttore dell’ufficio di Al Mayadeen in Palestina, Nasser Lahham, ha sottolineato che questo evento potrebbe avere importanti conseguenze, tra cui il licenziamento del capo del Mossad.
Lahham ha osservato che alcuni analisti israeliani considerano l’operazione una rappresaglia per la confisca dei file nucleari iraniani da parte del Mosad nel 2018. Il direttore ha sottolineato che “Israele” non conosce esattamente di quali informazioni classificate è in possesso l’Irane dovrà attendere la rivelazione dei documenti per scoprire la portata totale della fuga di notizie.
Insomma una brutta gatta da pelare per Tel Aviv, aspettiamo con impazienza la diffusione dei documenti da parte di Teheran.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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