QUANTO COSTA A ISRAELE LA GUERRA CONTRO L’IRAN
Il conflitto iniziato da Israele contro l’Iran potrebbe mettere in serie difficoltà economiche Tel Aviv se dovesse continuare per diverse settimane o mesi dato che i costi per una guerra prolungata sono molto alti e difficilmente sostenibili per un lungo periodo.
La capacità di Israele di condurre una guerra prolungata con l’Iran potrebbe essere limitata, poiché il conflitto sta già costando al paese centinaia di milioni di dollari al giorno, stima il Wall Street Journal in un articolo pubblicato giovedì.
“Il fattore principale che determinerà davvero il costo della guerra sarà la sua durata”, ha affermato Karnit Flug, ex governatore della Banca d’Israele. Secondo lui, l’economia israeliana potrebbe sostenere una breve campagna. “Se dura una settimana, è una cosa. […] Se dura due settimane o un mese, è una storia molto diversa”, ha sottolineato.
Il costo maggiori che Israele sta sostenendo attualmente è rappresentato dai missili usati per intercettare quelli provenienti dall’Iran, il costo per la difesa può variare da poche decine di milioni di dollari fino ad arrivare ad oltre duecento milioni di dollari al giorno.
Inoltre la spesa oraria per far volare gli aere e le munizioni necessari aumentano notevolmente i costi giornalieri della guerra. Non bisogna poi sottovalutare i danni provocati agli edifici e alle infrastrutture: secondo alcune stime, la ricostruzione o la riparazione dei danni potrebbe costare a Israele almeno 400 milioni di dollari.
Il sistema di difesa aerea Honda di David (David’s Sling), in grado di abbattere missili, droni e aerei a corto e lungo raggio, costa circa 700.000 dollari ogni volta che viene attivato, supponendo che utilizzi due missili intercettori, che di solito è il numero minimo lanciato, ha spiegato Yehoshua Kalisky, ricercatore senior presso l’Istituto di studi sulla sicurezza nazionale con sede a Tel Aviv.
Un altro sistema in uso, Arrow 3, che protegge dai missili balistici a lungo raggio che escono dall’atmosfera terrestre, costa circa 4 milioni di dollari per intercettazione, ha aggiunto l’esperto. La versione precedente, Arrow 2, costava circa 3 milioni di dollari per intercettore.
Ai costi per la difesa vanno aggiunte le spese per gli attacchi sul suolo iraniano. Ogni aereo F-35 “costa circa 10 mila dollari all’ora di volo”, ha continuato Kalisky. E’ inoltre necessario considerare il costo del rifornimento degli aeromobili e delle munizioni, che include bombe come le JDAM e le MK84.
La “guerra contro l’Iran “è molto più costosa al giorno della guerra a Gaza o contro Hezbollah. E tutto proviene dalle munizioni. Questa è la spesa più grande”, ha sottolineato Zvi Eckstein, direttore dell’Aaron Institute of Economic Policy della Reichman University in Israele. Secondo una stima dell’istituto, il costo di un mese di guerra con l’Iran ammonterebbe a circa 12 miliardi di dollari.
Gli ingegneri sottolineano che la distruzione causata dai potenti missili balistici iraniani non ha nulla a che vedere con quanto accaduto negli ultimi decenni di guerre in Israele. Centinaia di edifici sono stati distrutti o gravemente danneggiati e la loro ricostruzione o riparazione costerà centinaia di milioni di dollari, secondo Eyal Shalev, un ingegnere strutturale chiamato a valutare i danni.
Ecco perché il primo ministro israeliano cerca in tutti i modi di tirare nel conflitto gli Stati Uniti, non solo perché non dispone delle bombe necessarie per distruggere le infrastrutture nucleari iraniane, ma anche per sperare che il conflitto termini in fretta e, cosa non trascurabile, dividere le spese con Washington. E’ chiaro che a Tel Aviv sperano che la guerra termini in fretta, non saranno in grado di sopportare i costi e i disagi alla popolazione e alle attività economiche per molto tempo.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info