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SULLA CAPACITA’ IRANIANA DI COSTRUIRE UN ARMA NUCLEARE LE OPINIONI SONO DIVERGENTI 

 

Quando l’Iran sarà in grado di avere un arma nucleare? A questa domanda la risposta statunitense differisce notevolmente da quella israeliana.

Secondo quanto scrive il New York Times i funzionari dell’intelligence degli Stati Uniti continuano a pensare che l’Iran non abbia ancora deciso se produrre armi nucleari, nonostante abbia già sviluppato una grande riserva di uranio arricchito per poterlo fare.

Tuttavia, basandosi sui rapporti forniti da Israele, hanno ribadito da Washington l’affermazione che Teheran è molto vicina ad avere un’arma nucleare. Questo sospetto si basa sul materiale fornito dal Mossad, che stima che il paese persiano potrebbe finire di sviluppare queste armi “in 15 giorni”. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato giovedì che Teheran ha già “tutto il necessario” per creare un’arma nucleare.

Le opinioni però tra i funzionari statunitensi sono divergenti. C’è chi considera i rapporti israeliani credibili, mentre antri pensano che Teheran abbia bisogno di altro tempo prima di poter possedere un arma nucleare basandosi su quanto dichiarato dai propri servizi di intelligence.

Quindi come appare chiaro le opinioni sono profondamente divergenti, divergenze però che non hanno impedito a Israele di attaccare l’Iran basandosi su propri rapporti interni. ‘ inoltre utile ricordare che ancora l’ayatollah Ali Khamenei non ha autorizzato la produzione di un arma nucleare. Su questa opzione pesa una fatua emessa dal capo spirituale iraniano nella quale si afferma che il possesso o la produzione di di ordigni nucleari è da considerarsi moralmente inaccettabile per l’islam.

Infine ricordo che il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha ribadito che non ci sono prove che l’Iran si sia dedicato alla creazione di armi nucleari, smentendo così la narrazione che arriva da Tel Aviv sull’imminenza del suo possesso da parte dell’Iran.

Le parole di Rafael Grossi però arrivano fuori tempo massimo  e denotano come l’agenzia spesso si comporti, nelle proprie dichiarazione e nei rapporti, in modo del tutto contraddittorio. Infatti oggi il capo dell’AIEA dichiara che non ha prove che l’Iran stia dotandosi in tempi brevissimi dell’arma nucleare, ma prima, il 12 giugno, il board dell’agenzia aveva fatto votare una risoluzione nella quale veniva condannata Teheran per non aver rispettato i suoi obblighi di non proliferazione nucleare. Evidentemente occorreva un motivo valido a Israele per sferrare il suo attacco e Grossi glielo ha servito su un piatto d’argento.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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