IRAN: IL SITO DI FORDO ERA STATO EVACUATO
Gli Stati Uniti di Donald Trump, quello che aveva detto che sotto la sua presidenza non ci sarebbero state più guerre, hanno attaccato tre strutture nucleari iraniane questa notte, ma su i danni riportati le opinioni, come era ovvio, sono divergenti.
Il presidente statunitense ha dichiarato di aver distrutto completamente i siti nucleari iraniani di Natanz, Isfahan e Fordo, gli iraniani minimizzano. Come stanno le cose non è dato saperlo, ognuno tira l’acqua al suo mulino.
Alcune dichiarazioni iraniane affermano che in precedenza dal sito sotterraneo di Fordo l’uranio arricchito e le centrifughe erano state spostate in un altro luogo e che le bombe non avrebbero procurato danni rilevanti alla struttura. Come sia andate realmente le cose non ce lo vengono certamente a dire a noi, ma due semplici constatazioni potrebbero far intendere che Teheran non stia facendo della facile propaganda.
Sia l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica che la omologa agenzia iraniana hanno dichiarato che nella zona non è stata rilevata alcuna emissione radioattiva, il che farebbe pensare che l’infrastruttura bombardata non sia stata distrutta o che al suo interno non ospitasse uranio, nel caso avessero ragione dalla Casa Bianca quando dichiarano di averla completamente messa fuori uso.
La seconda considerazione è quella che si deduce da alcune immagini satellitari che stanno girando in rete. Le immagini satellitari di Maxar hanno catturato un’insolita attività di camion nella centrale nucleare iraniana di Fordo il 19 giugno, due giorni prima che gli Stati Uniti attaccassero la struttura sotterranea, riferisce il Washington Post.
Quel giorno sono stati avvistati 16 camion da carico parcheggiati sulla strada di accesso al complesso nucleare. Le immagini scattate il giorno successivo mostrano che la maggior parte dei veicoli si è spostata a circa un chilometro a nord-ovest, allontanandosi dal sito.


Quindi da Teheran si aspettavano un attacco imminente e dunque avrebbero spostato, come dichiarato, parte dei materiali presenti nel sito in un altro luogo.


La domanda che mi faccio io è quindi perché gli Stati Uniti avrebbero deciso di attaccare un sito vuoto. Non mi venite a dire che non sapevano di questi movimenti perché nessuno ci può credere. Allora perché gli attacchi?
Le risposte sono molte, ma, a mio avviso, la più facile è che a Washington abbiano voluto mostrare i muscoli sapendo che già nella struttura non si trovavano che pochi materiali. Hanno permesso insomma a Teheran di evacuarla. Il motivo potrebbe essere che Trump e i soci israeliani desiderano mantenersi un nemico da combattere in futuro.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info