Effetti dei bombardamenti iraniani su IsraeleEffetti dei bombardamenti iraniani su Israele

TREGUA TRA IRAN E ISRAELE 

 

Alle 7:30 ora di Teheran è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Iran e Israele anticipato dal presidente Donald Trump che si è preso il merito di aver condotto le parti a stipulare una tregua nel conflitto in corso.

La Segreteria del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale dell’Iran ha annunciato in una dichiarazione “l’imposizione di una cessazione della guerra”, aggiungendo che le forze armate della nazione persiana “hanno risposto con coraggio esemplare, schiacciando ogni atto malvagio del nemico”.

Allo stesso tempo, le autorità iraniane hanno definito i risultati della loro operazione contro Israele “una vittoria che ha costretto il rivale a rimpiangere e accettare la sconfitta e fermare unilateralmente la sua offensiva”.

In questo contesto, hanno sottolineato che “la tempestiva consapevolezza della resistenza, della solidarietà e dell’unità incomparabile” delle forze iraniane “ha distrutto la strategia principale del nemico”. Inoltre, hanno sottolineato che Teheran sarà pronta a “dare una risposta decisiva e deplorevole a qualsiasi atto di aggressione da parte del nemico”.

Da Tel Aviv hanno annunciato di aver accettato la proposta di un cessate il fuoco bilaterale “dopo il raggiungimento degli obiettivi dell’operazione, e in pieno coordinamento” con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che ha incontrato il gabinetto, il ministro della Difesa, il capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane e il capo del Mossad “per informare che Israele aveva raggiunto tutti gli obiettivi” della sua operazione contro la nazione persiana.

Le autorità hanno dichiarato inoltre  che, “nelle ultime 24 ore, le forze di difesa israeliane hanno attaccato con forza obiettivi governativi nel cuore di Teheran, eliminato centinaia di agenti di Basij [ramo paramilitare del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche] e abbattuto uno scienziato nucleare di alto rango”. “Israele ha eliminato una doppia minaccia esistenziale immediata, sia nel settore nucleare che in quello dei missili balistici”, hanno aggiunto, riferisce RT.

Il cessate il fuoco tra Iran e Israele è stato anticipato da Donald Trump che ha esortato entrambe le parti a non violarlo, sul suo social ha scritto: “Il cessate il fuoco è già in vigore! Per favore, non violatelo!”. 

Insomma pare che tutti abbiano vinto: Israele avrebbe impedito lo sviluppo dell’arma nucleare all’Iran, mentre Teheran avrebbe dato una grande lezione a Tel Aviv che aveva attaccato. Donald Trump grazie all’ingresso nel conflitto dopo che sabato ha bombardato le strutture nucleari iraniane avrebbe dato un impulso decisivo alla fine del conflitto.

Ma la tregua sembra piuttosto fragile, infatti le parti si accusano reciprocamente di violazioni del cessate il fuoco. Israele ha denunciato il lancio di due missili dall’Iran e per questo il ministro della difesa Israel Katz ha ordinato un attacco massiccio nel cuore di Teheran che da parte sua nega il lancio dei missili. Teheran accusa Tel Aviv di aver attaccato, due ore dopo l’inizio della tregua, in tre diverse occasioni vari punti del territorio iraniano.

Ma come si è arrivati alla tregua? La versione di Trump differisce notevolmente da quella ricostruita da Axios. Secondo il presidente degli Stati Uniti sono stati “Israele e Iran che quasi contemporaneamente” gli hanno chiesto di mediare il cessate il fuoco, omettendo il ruolo chiave del Qatar nei negoziati.

Secondo Axios il presidente degli Stati Uniti ha avviato contatti sul cessate il fuoco prima dell’attacco iraniano alla base aerea statunitense in Qatar. Trump ha incaricato l’inviato speciale Steve Witkoff di comunicare all’Iran il suo desiderio di negoziare, ma Teheran ha respinto la proposta, sostenendo che la diplomazia sarebbe stata possibile solo dopo il loro attacco simbolico contro gli obiettivi statunitensi.

Tuttavia, poco prima dell’attacco, l’Iran ha avvertito gli Stati Uniti sugli obiettivi che avrebbe colpito e quando l’operazione avrebbe avuto luogo. 

Dopo l’attacco, l’Iran ha inviato un messaggio riservato alla Casa Bianca impegnandosi a non far scalare ulteriormente il conflitto. Gli Stati Uniti hanno risposto attraverso il Qatar che non avrebbero contrattaccato e che erano disposti a riprendere i negoziati. Una volta confermata la fine dell’attacco iraniano, Trump ha chiamato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha accettato il cessate il fuoco.

Successivamente, Trump ha parlato con l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, mentre il vicepresidente JD Vance ha contattato il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Quest’ultimo ha chiuso l’accordo con l’Iran, definendo anche l’ora esatta della cessazione delle ostilità.

E’ ovvio che Donald Trump voglia prendersi tutti i meriti, mi sarei stupito del contrario.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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