L’INTELLIGENCE USA METTE IN DUBBIO I RISULTATI DELLA MISSIONE CONTRO I SITI NUCLEARI IRANIANI
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si vanta di aver completamente distrutto le strutture nucleari iraniane, ma un rapporto dell’intelligence statunitense lo smentirebbe.
Secondo quanto affermato da CNN, NBC News e The New York Times che citano un rapporto dell’intelligence statunitense gli attacchi compiuti dagli Stati Uniti sulle infrastrutture nucleari iraniane avrebbero avuto effetti ridotti, viene affermato che non sono state distrutte completamente e ciò provocherebbe solamente una pausa di circa sei mesi mei piani nucleari di Teheran.
Il rapporto riservato afferma che i siti di Fordo, Natanz e Isfahan non hanno subito i danni che alcuni funzionari della Casa Bianca si aspettavano e che la Repubblica islamica mantiene ancora il controllo di quasi tutto il suo materiale nucleare, il che significa che se decide di produrre un’arma nucleare potrebbe ancora farlo in tempi relativamente brevi.
Inoltre si rileva che gran parte delle riserve iraniane di uranio arricchito sono state trasferite prima degli attacchi, che hanno distrutto solo una piccola parte del materiale nucleare. Il componente chiave potrebbe essere stato trasportato a strutture nucleari iraniane segrete, avverte il rapporto. Anche una fonte ha rivelato che le centrifughe sono praticamente intatte.
Il rapporto afferma che i danni si sono limitati principalmente alle strutture superficiali, che hanno subito gravi danni. Ciò include l’infrastruttura elettrica dei siti e alcune delle strutture utilizzate per arricchire l’uranio.
Anche da parte israeliana viene affermato che l’efficacia degli attacchi è stata ridotta. I funzionari di Tel Aviv hanno dichiarato di aver raccolto prove che le strutture sotterranee di Ford non sono state distrutte.
La diffusione di questo rapporto ha molto innervosito Donald Trump che aveva sostenuto subito dopo gli attacchi che le strutture erano state completamente distrutte, mentre il Pentagono ha osservato che l’operazione militare si è svolta come previsto ed è stato un “successo travolgente”.
Donald Trump si è scagliato contro i media che hanno diffuso il rapporto dell’intelligence che sostiene che gli attacchi hanno solamente ritardato il programma nucleare iraniano di sei mesi.
“‘Fake news’ CNN, insieme al fallito New York Times, si sono uniti per cercare di denigrare uno degli attacchi militari di maggior successo della storia”, ha scritto il presidente degli Stati Uniti sul suo account Truth Social, aggiungendo che “Le strutture nucleari iraniane sono completamente distrutte!”.
Trump ha anche condiviso sul suo account social le dichiarazioni fatte in precedenza dal segretario alla Difesa, Pete Hegseth dopo l’attacco ai siti nucleari iraniani per convincere l’opinione pubblica del pieno successo della missione.
“Sulla base di tutto ciò che abbiamo visto e di ciò che ho visto la nostra campagna di bombardamenti ha annullato la capacità dell’Iran di creare armi nucleari. Le nostre enormi bombe hanno colpito esattamente il punto preciso di ogni bersaglio e hanno funzionato perfettamente”, ha detto l’alto funzionario alla CNN.
“L’impatto di quelle bombe è sepolto sotto una montagna di macerie in Iran; quindi chi dice che le bombe non sono state devastanti sta solo cercando di minare il presidente e il successo della missione”, ha aggiunto Hegseth.
Inoltre Trump ha successivamente condiviso dichiarazioni simili del suo inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff. “Abbiamo lanciato 12 bombe antibunker a Fordo. Non c’è dubbio che abbiano raggiunto l’obiettivo […] e non c’è dubbio che sia stato distrutto”, ha affermato. “Pertanto, i rapporti che in qualche modo suggeriscono che non abbiamo raggiunto l’obiettivo, sono completamente assurdi!”.
Anche la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt mette in discussione i risultati del rapporto affermando che “Questa presunta ‘valutazione’ è completamente sbagliata”, aggiungendo poi che “La fuga di notizie di questa presunta valutazione è un chiaro tentativo di denigrare il presidente Trump e screditare i coraggiosi piloti di caccia che hanno svolto una missione impeccabile per annientare il programma nucleare iraniano”. “Sappiamo tutti cosa succede quando quattordici bombe da 13.600 chili vengono lanciate sui loro obiettivi: annientamento totale”.
Insomma l’intelligence mette in dubbio i risultati degli attacchi mentre dalla Casa Bianca si continua a elogiare la missione punitiva nei confronti dell’Iran. Chi ha ragione?
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info