GLI STATI UNITI SANZIONANO IL PRESIDENTE CUBANO MIGUEL DIAZ CANEL
Il segretario di stato statunitense Marco Rubio ha reso noto che il suo governo ha deciso di sanzionare il presidente cubano Miguel Diaz Canel e altri funzionari accusandoli di gravi violazioni dei diritti umani.
La misura sanzionatoria del dipartimento di stato degli Stati Uniti nei confronti del presidente cubano e di altri funzionari arriva in coincidenza con il quarto anniversario delle manifestazioni dell’11 luglio 2021 nelle quali, secondo la Casa Bianca, sarebbero state commesse gravi violazioni dei diritti umani.
“In solidarietà con il popolo cubano e i prigionieri politici dell’isola, gli Stati Uniti stanno nominando leader chiave del ‘regime’ […] per la loro partecipazione a gravi violazioni dei diritti umani”, si legge nella dichiarazione del dipartimento di stato firmata da Marco Rubio.
Si afferma inoltre che Washington sta “adottando misure per imporre restrizioni sui visti a numerosi funzionari giudiziari e penitenziari cubani responsabili o complici” di quello che la Casa Bianca ha descritto come “l’ingiusto arresto e la tortura dei manifestanti del luglio 2021”.
Inoltre, Rubio ha avvertito che il suo ufficio sta aggiornando l’elenco delle proprietà di Cuba sotto sanzioni e l’elenco degli alloggi proibiti che includono 11 proprietà legate al governo, tra cui anche il nuovo hotel ‘Torre K di 42 piani. Questa misura si è resa necessaria, si legge nel comunicato, “per evitare che i fondi statunitensi raggiungano i repressori corrotti dell’isola”.
Il capo della diplomazia statunitense, noto per la sua politica di linea dura nei confronti dell’Avana, ha affermato che quattro anni fa, “migliaia di cubani sono scesi pacificamente in piazza per chiedere un futuro libero” da quella che ha definito “tirannia” e, di fronte a questo, le autorità hanno risposto “con violenza e repressione, arrestando ingiustamente migliaia di persone”.
Oltre a Díaz-Canel sono stati sanzionati il ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie, Álvaro López Miera, il ministro dell’Interno, Lázaro Álvarez Casas, e i loro parenti stretti.
L’Avana ha respinto le accuse e le misure sanzionatorie applicate dal dipartimento di stato degli Stati Uniti contro il Miguel Diaz Canel e gli altri ministri del governo cubano.
Gli Stati Uniti sono in grado di imporre sanzioni migratorie contro i leader rivoluzionari e di mantenere una guerra economica prolungata e spietata contro Cuba, ma non hanno la capacità di piegare la volontà di questo popolo o dei suoi leader”, ha scritto Bruno Rodriguez Parrilla, ministro degli esteri di Cuba, sul suo account X.
Il governo venezuelano ha espresso “il suo rifiuto più energico e categorico” alle sanzioni migratorie imposte dal segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, al presidente cubano, Miguel Díaz-Canel. Caracas considera che siano il riflesso di una “agenda” che consiste nel “prolungare la dottrina Monroe sotto nuove maschere”.
In una dichiarazione diffusa dal ministro degli Esteri Yván Gil sul suo canale Telegram, l’azione dell’alto funzionario statunitense è definita “intollerabile”, mentre si sottolinea che “non è solo una violazione dei principi fondamentali della convivenza tra le nazioni, ma anche un’espressione di profondo disprezzo per i popoli liberi dell’America Latina e dei Caraibi”.
“L’imposizione di nuove misure coercitive non sono altro che atti di pirateria finanziaria mascherati da falsa morale. Mentre il popolo cubano resiste con dignità eroica, è il governo degli Stati Uniti il diretto responsabile della sofferenza causata dal blocco criminale e illegale, intensificato con codardia da figure come Rubio”, sottolinea il testo, in cui il capo della diplomazia statunitense è bollato come “portavoce del rancore e del fallimento”.
Da parte sua, il presidente Nicolás Maduro ha espresso solidarietà al suo omologo cubano, di fronte a quelle che ha descritto come “misure illegali imposte contro di lui”. “Sono sicuro che il fratello popolo cubano continuerà a combattere; sappiate che potete contare sul Venezuela e sull’ALBA-TCP per materializzare il sogno di [Simón] Bolívar, [José] Martí, Fidel [Castro] e [Hugo] Chávez”, ha scritto sul suo canale Telegram.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

e come si diceva un tempo…la mamma degli imbecilli è sempre incinta!
I nordamericani non si fanno mai I cazzi loro,sono i primi nella merda per violazione dei diritti umani, ma vogliono mettere il naso negli altri paesi e imporre la loro prepotenza
W siempre Cuba libera e socialista.