Benjamin Netanyahu e Donald TrumpBenjamin Netanyahu e Donald Trump

TRUMP PRESENTA UN PIANO DI PACE PER GAZA 

 

Terminato l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu i due leader in una conferenza stampa hanno illustrato il piano di pace elaborato dalla Casa Bianca.

Il piano elaborato da Donald Trump si compone di venti punti, nei primi due si legge che la Striscia “sarà una zona deradicalizzata e libera dal terrorismo che non rappresenterà una minaccia per i paesi  vicini”, che “sarà riqualificata a beneficio della popolazione di Gaza, che ha sofferto abbastanza”. Se le parti accetteranno la proposta gli ostaggi nelle mani di Hamas saranno liberati entro 72 ore, vivi o morti. In cambio Israele rilascerà 250prigionieri palestinesi. 

Il piano prevede quindi che Gaza sarà governata da un’amministrazione transitoria temporanea di un comitato tecnocratico e apolitico composto da palestinesi non legati ad Hamas e all’Autorità Palestinese e persone di altri paesi. SArà responsabile della gestione quotidiana dei servizi pubblici e delle municipalità per la popolazione di Gaza. alla cui guida ci sarà Trump e Blair lasciando fuori i palestinesi, Insomma viene certificato che i palestinesi non sono in grado di governarsi da soli.

Proprio su questo punto Hamas ha già detto che loro sono in grado di governarsi da soli e non hanno bisogno di un governo esterno.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante l’incontro con Donald Trump ha telefonato all’emiro del Qatar. Nel colloquio  ha affermato che non farà più azioni come quella di alcune settimane fa. Ricordo che gli aerei israeliani avevano bombardato alcune settimane fa il palazzo dove si trovava la delegazione palestinese che stava esaminando il precedente piano di pace proposto, anche quello, dal presidente degli Stati Uniti.

Il primo ministro israeliano ha poi chiesto scusa al Qatar per quanto accaduto, dichiarazione che non è piaciuta però al ministro Ben Gvir che ha affermato che “Doha finanzia il terrorismo. Chi manda mostri a bruciare bambini, stuprare donne e rapire anziane deve sapere che non esiste un posto al mondo in cui sia al sicuro. E’ ora di dire al mondo la verità: il Qatar è uno Stato che sostiene il terrorismo, lo finanzia e lo alimenta”. 

Di fronte a dichiarazioni come queste appare piuttosto difficile che Ben Gvir e gli altri ministri messiani presenti nel governo Netanyahu possano rinunciare alle loro mire espansionistiche. Questi ministri di estrema destra che sostengono il governo hanno dichiarato di voler appropriarsi di tutta la striscia di Gaza e la Cisgiordania. Potrà il primo ministro israeliano, ammesso anche lui abbia cambiato idea, convincere questi personaggi ad accettare un qualunque piano di pace?

In ogni caso Trump mette alle strette Hamas, afferma che se non accetterà il suo piano Israele avrà il diritto e il pieno appoggio degli Stati Uniti per completare il lavoro di annientamento della minaccia di Hamas. 

Benyamin Netanyahu conferma che se Hamas non accetterà il piano di pace terminerà il lavoro nella striscia di Gaza, ovvero continuerà a bombardare e uccidere i civili palestinesi con la benedizione della Casa Bianca. Aggiunge poi che Israele si occuperà della sicurezza nella striscia di Gaza, quindi l’occupazione militare continuerà.  

Vedremo nei prossimi giorni come il piano, al momento piuttosto abbozzato nonostante l’entusiastica presentazione di Donald Trump. se porterà davvero alla pace o sarà solo una nuova presa in giro per i palestinesi. Quest’ultima ipotesi non è del tutto peregrina, infatti occorrerà capire, se Hamas accetterà, cosa accadrà dopo che gli ostaggi saranno rilasciati. Ricordo che per Netanyahu la liberazione degli ostaggi sarebbe una grande vittoria che metterebbe a tacere tutti i suoi oppositori che mirano solo alla liberazione dei loro parenti. Penso che in Israele siano in pochi a preoccuparsi delle sorti del popolo palestinese.

Infine i palestinesi potranno fidarsi di Donald Trump che ha lasciato che le forze di difesa israeliane bombardassero Doha mentre i loro rappresentanti stavano valutando un piano di pace proposto proprio da lui?

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Un pensiero su “TRUMP PRESENTA UN PIANO DI PACE PER GAZA”
  1. Questa idea di pace la prendo un po troppo in giro, vero? Hamas dice no grazie, governiamoci!, ma Trump e Blair pensano sì, ma noi sappiamo meglio!. E poi Netanyahu chiede scusa a Doha ma poi cè Ben Gvir che grida terrorismo!. Che poi, guarda un po, questi ministri volevano già occupare tutta Gaza… Però, se Hamas accetta, chissà se dopo i prigionieri liberati Netanyahu userà loccasione per vincere e tappare i critici. Sorride un po pensare che in Israele si preoccupino più per la liberazione degli ostaggi che per i palestinesi… Insomma, un classico spettacolo di diplomazia a trecento gradi, con Trump che fa da arbitro tra chi vuole annientare Hamas e chi, probabilmente, vorrebbe anche un po di più terra. La pace? Forse la prossima volta chiederanno di smettere di bombardare i discorsi di pace!đồng hồ online

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