Trump e NetanyahuTrump e Netanyahu

CI DOVREMMO FIDARE DI TRUMP E NETANYAHU?

 

Ci dovremmo fidare di Trump e Netanyahu? Personalmente con questi due non andrei neppure al bar a prendere un caffè perché sicuramente lascerebbero il conto da pagare.

I palestinesi si dovranno fidare dei due amici? Purtroppo penso di sì perché al momento non hanno alternative. Hamas ha risposto ieri al piano di pace proposto dal presidente statunitense accettando alcune parti e rifiutandone altre.

Nella dichiarazione di Hamas di ieri sera si legge che al fine di raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e un completo ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza, l’organizzazione ha accettato di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani e di consegnare i resti delle vittime, in conformità con la proposta di Trump, a condizione che siano soddisfatte le condizioni necessarie per lo scambio. In questo contesto, Hamas è disposta a negoziare immediatamente tramite mediatori per discutere i dettagli specifici di questo processo.

Riguardo alla possibilità di trasferire gli ostaggi vivi e i resti delle vittime entro 72 ore, un membro dell’ufficio Politico di Hamas ha affermato che date le circostanze attuali, tale possibilità è irrealistica. Inoltre, per riguarda  il disarmo, un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Hamas non disarmerà finché Israele non porrà fine all’occupazione, riferisce CCTV.

Purtroppo il piano di Trump è sbilanciato in direzione israeliana, e non avrebbe potuto essere diversamente dato che è stato elaborato senza la partecipazione dell’altra parte, ovvero quella palestinese. Hanno confezionato una proposta di pace su misura agli interessi del governo di Netanyahu. Trump ha lanciato un ultimatum: se Hamas non avesse accettato avrebbe dato il via a Tel Aviv per terminare il lavoro.

Il piano è stato congeniato in modo da permettere Israele di riportare a casa gli ostaggi detenuti, in fondo la preoccupazione politica più grande per Netanyahu è chetare i parenti dei detenuti facendo riabbracciare i loro cari e permettere di celebrare i funerali dei deceduti. Con il ritorno a casa dei prigionieri, vivi o morti, si placheranno pure le manifestazioni di protesta dei parenti che reclamano i loro cari, Ho sentito pochi preoccuparsi delle sorti del popolo di Gaza durante le proteste.

Il piano non pone garanzie per i palestinesi: chi vigilerà sulla sua applicazione? Se Israele, come penso, non rispetterà quanto sottoscritto chi avrà l’autorità per sanzionare Tel Aviv? Nessuno, Netanyahu è stato lasciato libero di fare quello che voleva in questi ultimi due anni, figuriamoci se la comunità internazionale avrà la forza e, soprattutto, la voglia di prendere contromisure se il piano fosse disatteso.

Se poi il garante del piano è Donald Trump qualche domanda a gaza se la avranno fatta sicuramente … 

Insomma Hamas è stato messo alle corde e ha dovuto accettare il piano anche se in parte. Cosa succederà adesso che Hamas non ha accettato in pieno il piano di pace di Trump e Netanyahu? L’unica arma che Hamas Ha ancora in mano sono gli ostaggi: riconsegnati tutti la guerra riprenderà anche perché i ministri messianici presenti nel governo non penso saranno contenti di non aver terminato il lavoro, o la soluzione finale, come qualcuno di loro ha definito l’azione militare delle forze di difesa israeliane. 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *