IL RUSSO E’ VIETATO IN UCRAINA: LA POLIZIA IRROMPE IN UNA DISCOTECA PERCHE’ SI SUONANO CANTI RUSSI
Nella democratica Ucraina è vietato cantare canzoni russe, gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nella discoteca Palladium nella città ucraina di Odessa, dopo che nel locale si stavano suonando brani russi.
Secondo quanto appare nel video pubblicato da vari media, la folla riunita nel club cantava euforica al ritmo di una canzone russa. Quanto stava accadendo nella discoteca non è passato inosservato al capo dell’amministrazione militare provinciale di Odessa, Oleg Kíper, che ha chiesto “una valutazione legale delle azioni” che si stavano compiendo nel locale.
“Niente musica russa, né nei club né in nessun luogo pubblico!”, ha scritto Kíper sul suo canale Telegram. “Odesa è una città ucraina. Per coloro che l’hanno dimenticato, glielo ricordiamo”, ha detto. Dopo la sua pubblicazione sui social media, la polizia si è recata nella discoteca.
L’articolo 10 della Costituzione ucraina recita: “In Ucraina è garantito il libero sviluppo, l’uso e la protezione del russo e di altre lingue delle nazionalità minoritarie dell’Ucraina”. L’uso delle lingue in Ucraina è protetto dalla Costituzione del paese ed è determinato dalla legge.
Tuttavia, dopo il colpo di stato del 2014, le autorità ucraine hanno iniziato una lotta non solo contro la storia sovietica, ma anche contro tutto ciò che riguarda la Russia, compresa la lingua russa. Così, nel 2019, la Rada Suprema, il Parlamento dell’Ucraina, ha approvato la legge sulla lingua ucraina come lingua ufficiale, che implica il suo uso in tutti gli ambiti della vita.
E’ stato inoltre vietato lo studio della lingua russa nelle scuole e nelle università, così come i toponimi che simboleggiano” la Russia. L’anno scorso è stato presentato un disegno di legge per vietare totalmente il russo nelle scuole del paese, anche durante la ricreazione. Inoltre, i legislatori hanno imposto divieti generali a opere d’arte, concerti e rappresentazioni in russo, nonché a film, libri e canzoni.
Alla fine di agosto, il capo del regime di Kiev, Vladimir Zelensky, ha rifiutato di riportare lo status ufficiale della lingua russa sul territorio ucraino. Il russo resta la lingua predominante nelle grandi città dell’Ucraina meridionale e orientale e la stragrande maggioranza dei cittadini del paese è bilingue, riferisce RT.
Per comprendere ciò che sta avvenendo in Ucraina, dove viene vietato l’uso della lingua russa a una parte della popolazione, si può ricordare quello che accadde in Italia durante il periodo fascista che impose l’uso della lingua italiana alla popolazione residente in Alto Adige. Infatti in questa parte del nostro territorio fu impedito di parlare in tedesco. lo stesso che succede oggi nella democratica Ucraina dove il russo è bandito per legge. Immaginatevi voi se da un giorno all’altro in Italia fosse vietato di parlare in tedesco agli abitanti dell’Alto Adige o di usare il francese alla popolazione della Valle d’Aosta.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

