Ursula Von Der LeienUrsula Von Der Leien

RUSSIA TODAY E LA PRIMA DONNA ASTRONAUTA RUSSA TRA I SANZIONATI DALL’UNIONE EUROPEA

 

L’Unione Europea ha pubblicato giovedì scorso il nono pacchetto di sanzioni contro la Russia, che, tra le altre cose, comprende divieti sull’esportazione di motori per droni, sugli investimenti nel settore minerario e sull’implementazione dei divieti sulle pubblicità e sui servizi di sondaggio dell’opinione pubblica. 

Questo nono ciclo di sanzioni dell’Unione Europea ha preso di mira anche RT e la sua società madre Ano TV-Novosti oltre la pericolosissima Valentina Tereshkova, la   prima donna astronauta della storia che con i suoi 85 anni deve rappresentare davvero un immenso pericolo per l’Unione Europea.

Le nuove sanzioni permettono a Bruxelles di sequestrare i fondi e i beni di coloro che appartengono a RT in Europa avvalendosi delle accuse che la società madre senza scopo di lucro e RT lavorano per “diffondere propaganda e disinformazione”.

Il blocco europeo ha inoltre affermato nel suo annuncio che il canale televisivo russo è considerato “coinvolto nel minare l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”. Nell’annuncio di giovedì è stata anche descritta la sospensione delle licenze per i media NTV/NTV Mir, Rossiya 1, REN TV e Pervyi Kanal.

“Queste emittenti sono sotto il controllo permanente, diretto o indiretto, della leadership della Federazione Russa e sono state utilizzate da quest’ultima per le sue continue e concertate azioni di disinformazione e propaganda di guerra, che legittimano l’aggressione russa e minano il sostegno all’Ucraina”, si legge in una dichiarazione, in cui si sottolinea che la decisione dell’UE è “in linea con la Carta dei Diritti Fondamentali”, riporta Sputnik.

Come dire che i canali russi, dato che non appoggiano la propaganda del regime di Kiev, sono considerate mezzi di disinformazione. Proporre una visione diversa da quella ufficiale non è consentito perché potrebbe modificare le coscienze e le opinioni degli europei e così far crollare il castello di menzogne che giornalmente ci vengono proposte dai grandi mezzi di informazione. I cittadini europei devono ricevere la loro dose di bugie quotidiane e non devono pensare con la propria testa ma con quella della Casa Bianca e della Nato. 

George Szamuely, ricercatore senior presso il Global Policy Institute, ha parlato di questo sviluppo con RT, sottolineando che la mossa è una “grande vergogna” e semplicemente il prodotto dell'”ipocrisia dell’UE e degli Stati Uniti”.

“Significa che gli europei non potranno ascoltare l’altra parte della storia”, ha detto Szamuely a proposito della narrazione occidentale in corso riguardo all’operazione militare speciale della Russia. “Mentre proprio questo è il momento più importante per ascoltare l’altra parte”.

“Quella che chiamano disinformazione è un’informazione che non gli piace… è una prospettiva che vogliono negare al pubblico europeo”, ha sottolineato, aggiungendo che non crede che i giornalisti occidentali condanneranno la mossa dell’UE perché “sono troppo impegnati a indignarsi per una manciata di giornalisti sospesi da Twitter”.

Ma l’informazione che deve circolare è questa: il rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino Andriy Yusov, ha affermato che i bombardamenti su Donetsk sono realizzati dall’esercito russo. Fin qui nulla di nuovo dato che regolarmente i grandi mezzi di informazione attribuiscono all’esercito di Mosca la responsabilità di quanto da mesi sta avvenendo a Donetsk. Ma si sa che l’esercito ucraino è portatore sano dei sacri principi della guerra e non potrebbe essere mai responsabile dei bombardamenti sulla città che provocano solo morti tra i civili. Operazioni così disumane le possono compiere solamente i russi. 

Ma la cosa più sconvolgente è il candore con cui Andriy Yusov cerca di assolvere il suo esercito. Afferma che i russi presenti a Donetsk stanno lasciando qua e là pezzi di proiettili della Nato, quelli del calibro 155 millimetri in dotazione all’esercito ucraino, per incolpare Kiev facendo passare quindi i bombardamenti sulla città come eseguiti dal suo esercito. Solo uno stupido o una persona che ascolta giornalmente sempre la stessa campana può credere alle parole di Andriy Yusov. Ma a scanso di equivoci meglio impedire a chiunque di proporre una visione differente degli eventi in corso, quindi ecco che è meglio censurare. Ciò non significa che i mezzi russi non siano parziali, ma dubito molto che i nostri lo siano.

Ma per ultimo non dimentichiamo che tra le varie persone sanzionate dal nono pacchetto approvato dall’Unione Europea troviamo la prima donna astronauta della storia dell’umanità. Anche la prima donna a viaggiare nello spazio Valentina Tereshkova di anni 85 è finita nella lista dei sanzionati. Quale sarà stato mai il motivo per includerla nella lista delle persone sottoposte a sanzioni lo sanno solo a Bruxelles.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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