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FALLISCE IL TENTATIVO DI SCHOLZ DI COINVOLGERE L’AMERICA LATINA NEL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO 

 

Fallisce il tour latinoamericano del cancelliere tedesco Olaf Scholz alla ricerca, tra le altre cose, di sostegno ed armi per l’Ucraina.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha in questi giorni  effettuato un tour in vari paesi del sud America per cercare di convincere i capi di stato di Argentina, Cile e Brasile, i paesi che ha visitato, ad aderire alla coalizione dei volenterosi che sostengono e, soprattutto, contribuiscono, con l’invio di armi, ad armare il regine di Kiev. 

Olaf Scholz ha chiesto ad Alberto Fernandez, Presidente dell’Argentina, a Gabriel Boric, Presidente del Cile ed a Inacio Lula da Silva, neopresidente del Brasile di aiutare l’Ucraina inviando armi. Da tutti e tre i capi di stato però il Cancelliere tedesco ha ottenuto solamente solenni dinieghi rendendo la sua gita sudamericana un fiasco totale a dimostrazione che il continente latinoamericano è un continente di pace. come più volte ribadito dai vari presidenti. Un continente di pace non solo a parole ma anche nei fatti.

Il Presidente del Cile Gabriel Boric ha affermato che il suo paese si è compromesso negli aiuti per la ricostruzione e lo sminamento dell’Ucraina ma che non è intenzionato ad inviare armi per sostenere il conflitto.

Da parte sua Alberto Fernandez, Presidente dell’Argentina, ha detto che non abbiamo inviato armi in Ucraina e non lo faremo in futuro, chiudendo ogni porta alla proposta di Scholz di aderire al club dei volenterosi.  

Ma le parole più dure sono arrivate dal neo eletto Presidente del Brasile Luiz  Inacio Lula da Silva. Il capo di stato ha detto che “La  nostra guerra è alla povertà, non alla Russia”, ribadendo chiaramente la sua intenzione di non partecipare all’invio di armi in Ucraina e che le priorità del suo paese sono ben altre ovvero la lotta alla povertà che il governo Bolsonaro ha causato ad una larga porzione della popolazione. 

Lula ha poi dichiarato riguardo al conflitto in corso che la responsabilità della guerra può essere attribuita a entrambe le parti. “Per un verso, penso che la Russia abbia commesso il classico errore di invadere il territorio di un altro paese, dunque la Russia ha torto”, ha dichiarato Lula ai giornalisti lunedì. “Ma continuo anche a pensare che se uno non vuole, due non litigano. A volere la pace bisogna essere in due”, ha sottolineato.

E’ dunque fallito il tentativo tedesco di coinvolgere il più grande Paese dell’America Latina nello sforzo internazionale di sostegno a Kiev: Lula ha confermato che il Brasile non fornirà munizioni all’Ucraina per i cannoni antiaerei Gepard di fabbricazione tedesca, come richiesto dalla Germania.

In precedenza anche il Presidente della Colombia Gustavo Petro aveva rifiutato di inviare le armi di fabbricazione russa che dispone su esplicita richiesta degli Stati Uniti. Il presidente colombiano ha spiegato che Bogotà non ha le risorse necessarie per mantenere tecnicamente le armi di fabbricazione russa che possiede, quindi sono in cattive condizioni. Inoltre, ha assicurato che non avrebbe mai trasferito “neppure un mezzo militare russo” in qualsiasi condizione si trovi in Ucraina.

“Non siamo dalla parte di nessuno. Siamo dalla parte della pace. Ecco perché nemmeno un’unità dell’attrezzatura militare russa, in qualunque condizioni si trovi  presente sul nostro territorio, sarà utilizzata in questo conflitto”, ha chiarito Gustavo Petro.

Anche Andres Manuel Lopez Obradoer, Presidente del Messico, aveva risposto picche alle richieste internazionali di inviare armi all’Ucraina. Il Presidente messicano aveva affermato che “Siamo partigiani della pace e siamo a favore del dialogo”, ha criticato  poi aspramente la decisione tedesca di inviare in Ucraina i carri armati Leopard 2.

Insomma il continente latinoamericano si conferma zona di pace non solo a parole ma anche nei fatti grazie ai governi progressisti della regione che pensano in primo luogo ai loro interessi e non a quelli degli Stati Uniti, come facciamo invece noi in Europa. La questione ucraina mette in evidenza ancora una volta  come l’America Latina, considerata da sempre il cortile degli Stati Uniti da Washington, negli ultimi anni è riuscita ad uscire, grazie ai governi progressisti, ,  dal giogo statunitense mentre l’Europa si è dimostrata sempre più legata agli interessi degli Stati Uniti relegandosi di fatto a diventare il nuovo cortile di Washington sostituendo l’America Latina.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Un pensiero su “FALLISCE IL TENTATIVO DI SCHOLZ DI COINVOLGERE L’AMERICA LATINA NEL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO”
  1. E la risposta che solo con i governi progressisti può avvenire la pace del mondo l America così detta democratica è civile e rimarrà sempre guerra fondaia l Italia è stata sempre il zerbino di qualche nazione lo dice la storia

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