Bombardamenti su LuganskBombardamenti su Lugansk

ATTACCO SU LUGANSK CON MISSILI BRITANNICI

 

Il Regno Unito aveva annunciato alcuni giorni fa che avrebbe consegnato alle forze armate ucraine missili a lunga gittata Storm Shadow ma evidentemente i missili erano già nelle disponibilità di Kiev, infatti nella notte tra il 12 ed il 13 maggio l’esercito ucraino ha condotto un massiccio attacco con questi missili sulla città di Lugansk.

Come oramai è tradizione consolidata l’esercito ucraino usa la maggior parte delle armi occidentali per colpire gli insediamenti civili e non le forze armate russe. Nell’ultimo attacco, come riferisce il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell’Ucraina, varie case sono state colpite.

“Una civile nata nel 1943 è stata ferita nel bombardamento e i vetri di sette condomini sono andati in frantumi, 25 garage, 15 auto e linee elettriche sono state danneggiate”, si legge nella dichiarazione dell’agenzia.

Durante il giorno precedente, la città è stata scossa da due esplosioni dopo un attacco delle forze ucraine, che hanno utilizzato missili a lungo raggio Storm Shadow e un missile ‘esca’ statunitense ADM-160B MALD, hanno riferito dalla rappresentanza locale del Centro congiunto di controllo e coordinamento sui crimini di guerra dell’Ucraina.

Durante il bombardamento di ieri  sei bambini sono rimasti  feriti, così come il deputato della Duma di Stato russa Viktor Vodolatski.

Le azioni delle forze ucraine sono continuate ed hanno avuto come obiettivo due elicotteri e due cacciabombardieri russi. Infatti secondo quanto riportato da vari canali Telegram due elicotteri Mi-8 e due cacciabombardieri, un Su-34 ed un Su-35, sarebbero caduti nella provincia russa di Briansk, al confine con l’Ucraina probabilmente  abbattuti dalle forze armate ucraine. Si specifica che i due elicotteri sono caduti nel distretto di Klintsý, mentre il cacciabombardiere Su-34 si è schiantato nelle vicinanze del comune di Starodub.

Finora, né il Ministero della Difesa né altri organi di sicurezza si sono espressi in merito agli eventi Poco dopo, il governatore della provincia di Briansk, Alexander Bogomaz, ha confermato la caduta di un elicottero nella città di Klintsý. Secondo l’alto funzionario, una civile è stata ferita dall’incidente ed è stata portata all’ospedale distrettuale, dove sta ricevendo tutte le cure mediche necessarie. Inoltre, cinque case sono state danneggiate. 

I velivoli caduti sono certamente stati abbattuti dalle forze armate ucraine che avrebbero potuto usare sia la contraerea, chiaramente spostata dalle linee del fronte verso il confine russo, oppure dall’uso di missili aria aria lanciati dall’aviazione ucraina.

A tale riguardo Francesco Dall’Aglio sul suo canale Telegram  approfondisce la questione affermando che vi sono due ipotesi. La prima è che gli aerei siano stati abbattuti dalla contraerea ucraina, che è stata evidentemente spostata più in prossimità del confine (va ricordato che gli aerei sono stati abbattuti nella regione di Bryansk, dove non c’è fronte militare ma il vecchio confine tra Russia e Ucraina)  o che ha utilizzato sistemi più accurati e con gittata più lunga, che non potrebbero che essere di fornitura NATO. Se è così questo spostamento e questa operazione antiaerea potrebbero essere collegati all’avvio di operazioni militari nella zona, che sarebbero ovviamente favorite dal negare alla Russia la sua superiorità aerea: ma non so quanto probabile possa essere questa ipotesi appunto perché lì non c’è fronte ma confine, e non mi pare probabile che l’esercito ucraino voglia organizzare la sua offensiva su territorio russo. Potrebbe semplicemente essere stato il risultato di un buon lavoro di intelligence, che ha giustificato il rischio di spostare la contraerea e rischiarne l’individuazione.

La seconda ipotesi è invece quella che gli aerei e gli elicotteri siano stati abbattuti dall’aviazione ucraina. Commentatori solitamente sensati credono che all’aviazione ucraina siano stati trasferiti missili aria-aria AIM-120, uno dei sistemi più utilizzati dalla NATO. Con la gittata ci troveremmo: varia da 75 a 160 km a seconda del modello, e tutte le macchine sono state abbattute a una distanza di 50 km dal confine. Sottolineo che si tratta di una ipotesi, perché della consegna di questi missili si è solo parlato, e al momento non è chiaro come siano stati conseguiti gli abbattimenti.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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