CUBA: LANCIATA UNA BOMBA MOLOTOV CONTRO UN NEGOZIO A L’AVANACUBA: LANCIATA UNA BOMBA MOLOTOV CONTRO UN NEGOZIO A L’AVANA

CUBA: LANCIATA UNA BOMBA MOLOTOV CONTRO UN NEGOZIO A L’AVANA 

 

Ieri, venerdì 12 agosto, nel municipio 10 de Octubre a L’Avana due individui hanno lanciato una bomba molotov contro un negozio della catena Tiendas Caribe.

Durante la trasmissione del telegiornale della sera sul canale televisivo cubano Cubavision il giornalista Umberto Lopez ha riferito che due individui hanno lanciato da un’auto una bomba molotov contro la porta di un negozio della catena Tiendas Caribe situato nel municipio 10 de Octubre, nella capitale L’Avana.

Gli autori del gesto, definito dalle autorità cubane come un atto terrorista, sono stati arrestati nel giro di solo un’ora grazie alla collaborazione dei cittadini. 

“Mentre gli sforzi del paese si concentravano su Matanzas e sulle azioni di recupero, i neoterroristi hanno trovato il momento ideale per cercare di aggiungere  dolore al dolore”, ha detto il commentatore.

Ha spiegato che con questi atti si volevano causare danni allo Stato, attaccare l’economia del paese, generare violenza e disordine ed includevano appelli, trasmessi attraverso vari canali e piattaforme social, per creare odio tra la popolazione. 

In meno di un’ora gli autori  dell’atto vandalico sono stati arrestati. Le autorità competenti hanno controllato i loro legami con i sostenitori della controrivoluzione all’estero. Uno di loro, di 39 anni,  ha viaggiato venti volte tra Cuba e gli Stati Uniti, risiedendo in entrambi i paesi, l’altro, di 38 anni,  è un suo  vicino di casa residente nello stesso municipio dove è stato realizzato l’atto vandalico. 

Secondo le autorità cubane i legami con elementi controrivoluzionari residenti all’estero dei due uomini sono certi. Hanno affermato di essere in possesso di elementi incontrovertibili come messaggi, chiamate, azioni indicate dall’estero, ricevute di pagamenti provenienti dall’estero su carte di credito e filmati.

Per compiere l’attentato i due uomini hanno usato un’auto di proprietà del padre di uno di loro. Hanno viaggiato lungo l’Avenida Porvenir, hanno lanciato la bomba molotov contro la porta del negozio, hanno continuato lungo la Calle Tejar fino alla Calle 16 dove hanno girato a destra, attraversando l’Avenida  Dolores dove hanno parcheggiato. Lì hanno iniziato a preparare altri tre bombe ma la tanica che conteneva la benzina si è capovolta facendo cadere il combustibile nel bagagliaio dell’auto. 

Grazie alle indicazioni dei cittadini che hanno visto quanto stava accadendo le forze dell’ordine cubane in solo un ora sono riuscite ad arrestare i due terroristi. Nonostante la celerità delle indagini resta il fatto che vari individui finanziati dall’estero tentano di creare il terrore sull’isola caraibica con ogni mezzo incluso l’uso di ordigni esplosivi di vario genere.

Adesso mi aspetto che i due individui colpevoli dell’attentato, che poteva avere conseguenze molto più gravi, vengano definiti dalle varie agenzie ed organizzazioni che si occupano di monitorare il rispetto dei diritti umani sull’isola come prigionieri politici.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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