NUOVA STRAGE DI PALESTINESI IN UN CAMPO PROFUGHI NEI PRESSI DI JAN YUNIS
Mentre le parole riempiono i nostri telegiornali il conflitto in Palestina non si ferma e Israele continua a assassinare persone inerme rifugiate in improvvisati campi profughi senza che nessuno riesca a fermare questo insensato genocidio.
L’ultimo assassinio di massa di palestinesi è stato compiuto questa notte in un campo profughi a ovest di Jan Yunis dove l’esercito di Tel Aviv ha causato almeno 40 morti e 60 feriti, tra cui un gran numero di bambini e donne, riferisce l’agenzia di stampa Wafa.
Secondo il servizio di emergenza civile di Gaza, almeno 20 tende hanno preso fuoco nel campo, dove i missili hanno aperto crateri fino a nove metri di profondità, riporta Reuters.
L’attacco, che è stato effettuato con il lancio di cinque missili, è avvenuto vicino al British Hospital gestito dall’organizzazione benefica UK-Med, all’ingresso di Al-Mawasi.
Secondo quanto riportato dai media locali le squadre di soccorso continuano a lavorare per cercare le vittime ancora sotto le macerie nel campo. I testimoni affermano che i soccorritori stanno affrontando estreme difficoltà a causa della distruzione di massa e dei profondi crateri lasciati dai missili, le ricerche sono aggravate dalle condizioni di completa oscurità nella zona.
“Siamo di fronte a uno dei massacri più orribili dall’inizio dell’aggressione israeliana nella Striscia di Gaza, ci sono intere famiglie che sono scomparse tra la sabbia a causa dei missili”, ha denunciato il portavoce della Protezione Civile Palestinese a Gaza.
Come sempre, per giustificare l’ennesima strage di civili, le Forze di Difesa israeliane hanno riferito di aver condotto un’operazione congiunta con l’Agenzia per la sicurezza israeliana e le forze aeree israeliane contro “importanti terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando e controllo nascosto all’interno dell’area umanitaria di a Jan Yunis”.
In risposta, il movimento palestinese Hamas ha definito le dichiarazioni delle FDI una “sfacciata menzogna” e ha negato la presenza di membri del movimento nel luogo attaccato a Jan Yunis. “La resistenza ha ripetutamente confermato di negare la presenza di uno qualsiasi dei suoi membri nei campi dove sono ospitati civili”, hanno detto in una dichiarazione. (RT)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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