JOE BIDEN NON FIRMAVA I DOCUMENTI DA APPROVARE, LO FACEVANO ALTRI PER LUI
L’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden non firmava i documenti per l’approvazione, lo facevano altri usando un dispositivo che riproduceva automaticamente la sua firma.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nuovamente denunciato i membri dell’amministrazione del suo predecessore, Joe Biden, per aver utilizzato un “autopen” (dispositivo che riproduce automaticamente una firma a mano) per siglare documenti a nome dell’allora presidente, definendolo uno dei più grandi scandali della storia del paese, riferisce RT.
Trump ha menzionato più volte questo caso nel contesto della messa in discussione delle capacità mentali dell’ex presidente democratico.
Nel marzo di quest’anno, Trump ha dichiarato che la maggior parte delle concessioni di grazia firmate da Biden non sono valide, sostenendo che sono state firmate usando una “autopen” senza che lui ne fosse a conoscenza o che le approvasse. Trump aveva menzionato solamente la concessione di grazia, ma cosa è realmente accaduto con gli altri documenti? Quanti ordini esecutivi sono stati firmati con questo dispositivo? Era solo un modo per accelerare le firme o davvero Biden era incapace? Inoltre se ciò fosse vero, cioè che Biden non conoscesse il testo dei documenti? chi li redigeva e chi li firmava?
“Erano persone che sapevano che aveva problemi cognitivi e che si sono impadronite dell’autopen. Hanno rubato la presidenza degli Stati Uniti e ci hanno messo in grande pericolo. Questo è tradimento di altissimo livello!”, ha poi scritto Trump su Truth Social.
L’ulteriore denuncia di Donald Trump arriva dopo che il primo giugno, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha identificato quattro persone che hanno usato l'”autopen” per firmare documenti a nome di Joe Biden durante la sua presidenza.
“Vogliamo che ci spieghino il processo esatto con cui documenti di grande importanza giuridica, come concessioni di grazia e ordini esecutivi, sono finiti nell’autopen’ e con la firma di Joe Biden falsificata su di essi”, ha affermato James Comer, presidente del Comitato di supervisione della Camera bassa del Congresso.
In questo contesto, Reuters ha riferito lunedì che l’amministrazione Trump ha ordinato un’indagine sulle concessioni di grazia e sulle commutazioni di pena concesse dall’ex presidente alla fine del suo mandato. L’agenzia ha ottenuto l’accesso a una comunicazione elettronica in cui Ed Martin, procuratore per la grazia del Dipartimento di Giustizia, spiega di essere stato incaricato di verificare, tra le altre questioni, se Biden “era competente” al momento della concessione della grazia “e se altri si sono approfittati di lui usando l’autopen’ o con altri mezzi”.
Nel gennaio di quest’anno, prima di lasciare l’incarico, Joe Biden ha commutato le sentenze di circa 2.500 condannati, diventando così il presidente che ha concesso il maggior numero di grazie e commutazioni di pena nella storia degli Stati Uniti.
Ha anche graziato preventivamente i suoi fratelli (James, Francis e Valerie) e i loro rispettivi coniugi (Sara Jones Biden e John Owens). Poco prima, a dicembre, nonostante avesse promesso che non avrebbe interferito negli affari del Dipartimento di Giustizia, ha dato la grazia a suo figlio Hunter, che nel giugno dello scorso anno è stato dichiarato colpevole di tre accuse federali relative ad armi e droga, ma queste concessioni, immagino, trattandosi dei suoi parenti, le abbia firmate veramente.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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