La presidente della Camera Nancy PelosiLa presidente della Camera Nancy Pelosi

TRUMP UN PRESIDENTE PERICOLOSO ED INADEGUATO, MA SOLO ADESSO SE NE ACCORGONO

Donald Trump sarebbe un presidente pericoloso ed inadeguato, ma solo adesso i democratici ed il mondo se ne accorgono, forse perché fino ad ora, nonostante la sua incapacità, non aveva messo in ridicolo il suo paese di fronte al mondo.  

Nancy Pelosi, presidente democratica della Camera dei Rappresentanti, secondo quanto riporta Sputnik, ha riferito di aver discusso con i vertici militari la limitazione dell’accesso alle armi nucleari a Trump.””

“Questa mattina ho discusso con il presidente del Joint Chiefs of Staff (Stato maggiore congiunto), il generale Mark Milley, della possibilità di introdurre precauzioni per dissuadere un presidente instabile dall’andare in guerra o ottenere l’accesso ai codici di lancio per ordinare un attacco nucleare”, ha affermato Nancy Pelosi.

Il giorno prima aveva chiesto la destituzione del presidente in carica prima della fine del suo mandato invocando il 25’ emendamento alla Costituzione. Secondo Nancy Pelosi, Trump ha commesso “azioni sovversive” ed è attualmente “una persona molto pericolosa”. 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden  che ha denunciato l’attuale inquilino della Casa Bianca Donald Trump per l’attacco insurrezionale al Congresso dei suoi sostenitori di mercoledì, accusandolo di incitamento alla violenza e dicendo che non è adatto a ricoprire la massima carica dello Stato americano. Parlando venerdì dal suo quartier generale per la transizione di potere, nel Delaware, il presidente eletto ha definito Trump “incompetente, inadatto a governare” e “imbarazzante di fronte a tutto il mondo”.

Ha aggiunto poi che “non è adatto a governare. È uno dei presidenti più incompetenti nella storia degli Stati Uniti… come hanno detto 81 milioni di persone che si sono alzate per dirgli di andarsene”, riferendosi al numero totale di voti che ha ricevuto nelle elezioni del 3 novembre scorso e che Trump ha sempre contestato.

Risulta, a mio parere, piuttosto grottesco che solo adesso, dopo i fatti accaduti mercoledì scorso, tutte le massime cariche degli Stati Uniti compreso il neo presidente Joe Biden rilascino dichiarazioni in cui definiscono Trump come una persona inadatta a ricoprire il carico di presidente e soprattutto viene dipinto come una persona pericolosa pronta a premere il bottone delle armi nucleari.

Dopo che i sostenitori di Trump sono entrati indisturbati dentro il Campidoglio rendendo palese la fragilità delle istituzioni statunitensi e facendo ridere mezzo mondo perché fino ad allora quel luogo era considerato il più sicuro al mondo si sono accorti che Trump era un personaggio pericoloso e che era in grado di mobilitare le masse popolari dietro le sue fantasticherie. Non mi risultano dichiarazioni che definissero Trump una persona pericolosa ed inadatta a ricoprire il carico di presidente degli Stati Uniti nei quattro anni della sua presidenza.

Non era una persona pericolosa quando usciva dall’accordo nucleare con l’Iran mettendo di fatto a rischio la stabilità di quella parte del mondo, non era un pericolo quando imponeva nuove sanzioni al Venezuela o a Cuba privando le due nazioni delle risorse per combattere la pandemia da corona virus. Nessuno si preoccupava di condannare l’immobilismo della sua amministrazione quando nel Consolato dell’Arabia Saudita in Turchia  veniva ucciso e squartato il giornalista saudita Jamal Khashoggi dagli uomini del Principe Saudita Mohammed Bin Salman, nessuno si scandalizzava quando il perfetto sconosciuto Juan Guaidò da un giorno all’altro in una piazza di Caracas si autoproclamava presidente del Venezuela, tutti hanno applaudito gli Accordi di Abramo stipulati con Israele che hanno messo fine ad ogni possibilità di una risoluzione pacifica della questione palestinese.

Continuando poi nessuno criticava l’inizio della guerra commerciale con la Cina che aveva l’unico scopo di cercare di indebolire il colosso asiatico in una logica di negazione della visione multipolare della politica mondiale e che invece veniva mascherata come la necessità degli Stati Unti di tornare ad essere una grande potenza. I democratici che accusano giustamente Trump di non fornire nessuna prova dei brogli alle elezioni non hanno mosso un dito quando Trump dichiarava in via unilaterale fraudolente le elezioni in Bolivia ed in Venezuela o quando definiva lo stesso Venezuela, il Nicaragua e Cuba i paesi dell’asse del male.

Tutti, democratici e repubblicani, erano concordi nel sostenere che i manifestanti di Hong Kong o della Bielorussia, dove alle elezioni non aveva vinto il candidato appoggiato dagli Stati Uniti e dall’occidente, stessero lottando per la libertà ma quando un gruppo di statunitensi convinti che alle elezioni si fossero compiuti brogli, proprio come gli stessi manifestanti bielorussi,  hanno oltraggiato il luogo simbolo della democrazia statunitense le ragioni delle proteste sono magicamente cambiate. Sempre restando sul tema proteste popolari non mi risulta che la democratica Nancy Pelosi, oggi tanto preoccupata per le sorti del mondo, abbia speso una sola parola a sostegno dei manifestanti in Cile che da oltre un anno protestano e sistematicamente vengono uccisi, menomati o arrestati dai carabineros di Pinera.

Non possiamo dimenticarci che i democratici hanno chiuso entrambi gli occhi di fronte al sostegno dell’amministrazione Trump al governo di Ivan Duque in Colombia che per anni indisturbatamente ha massacrato centinaia di leader sociali ed ex appartenenti alle Farc che avevano firmato l’accordo di pace con il governo.

Riguardo la pandemia mi sembra che in casa Dem nessuno ha definito The Donald una persona instabile, come oggi la Pelosi lo definisce, quando in modo ossessivo e ripetuto affermava che il Covid 19 era il virus cinese senza per altro fornire, come sempre succede negli ultimi anni quando le affermazioni hanno una valenza solamente politica, uno stralcio di prova. Posizione che è stata presa come vera anche dalle nostre parti da molti mezzi di informazione che assecondano le posizioni statunitensi, vengono esse espresse dai repubblicani o dai democratici. Evidentemente il virus cinese serviva per indebolire la Cina e non per fare una operazione verità.,    

Potremmo continuare la lista riempiendo pagine e pagine di avvenimenti che mettono in evidenza come la politica dei due pesi e delle due misure attuata adesso dai repubblicani è perfettamente compatibile con le politiche democratiche a patto che non si metta in discussione l’egemonia statunitense nel mondo. Infine l’ipocrisia di questi giorni è solo funzionale a dimostrare che il nuovo presidente è diverso dal precedente. Ricordo solo che l’ultimo democratico alla Casa Bianca, Barak Obama, nonostante gli sia stato conferito il Premio Nobel per la Pace, si è distinto per aver iniziato la guerra in Libia, in Siria, nello Yemen e continua ad essere considerato uno dei migliori presidenti che gli Stati Uniti abbiano mai avuto.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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