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VENEZUELA: NUOVO PRESIDENTE VECCHIA STRATEGIA 

L’arrivo alla Casa Bianca del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden si avvicina e continuano le nomine dei suoi collaboratori.

Il nuovo presidente ha nominato venerdì  Juan Sebastián González alla carica di direttore senior per l’emisfero occidentale del Consiglio di Sicurezza Nazionale, una posizione chiave per l’America Latina. Juan Sebastián González, ha anche ricoperto incarichi diplomatici legati alla regione durante l’amministrazione di Barack Obama e già fa parte del team di transizione del presidente eletto. 

Nella sua nuova posizione, González lavorerà sotto la direzione del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. “Il Consiglio di Sicurezza Nazionale svolge un ruolo chiave nel mantenere la nostra nazione al sicuro”, ha detto Biden annunciando i nuovi membri della sua amministrazione in un comunicato stampa. “Questi funzionari pubblici di grande esperienza lavoreranno instancabilmente per proteggere gli americani e ripristinare la leadership americana nel mondo.”, riporta The Atlantic. Notare sempre l’uso della parola americani e non statunitensi nella classica visione eccezionalista della politica di tutti i presidenti e nel considerare il continente americano ed il resto del mondo come ovvi bacini di influenza degli Stati Uniti.  

Il futuro ufficiale fa già parte del transition team. In particolare si occupa, del settore delle agenzie di sicurezza nazionale. Nato in Colombia e cresciuto a New York, ha già ricoperto ruoli legati alla regione durante l’amministrazione di Barack Obama e Joe Biden. Fu vice assistente del Segretario di Stato per gli Affari dell’Emisfero Occidentale, e consigliere speciale di Biden e direttore del Consiglio di Sicurezza Nazionale per l’America Latina. González continuò a lavorare per i democratici dopo la fine del secondo mandato di Obama. Nel 2017, il leader del partito del Senato Chuck Schumer lo ha assegnato alla commissione politica bipartisan sugli stupefacenti dell’emisfero occidentale. Ha anche rappresentato la campagna di Biden in un’unità di lavoro congiunta con Bernie Sanders sui temi dell’immigrazione.

Juan Sebastián González è stato molto critico verso la politica che Trump ha portato avanti nei confronti dell’America Latina ed in particolare di quella verso paesi come Cuba, Venezuela e Nicaragua improntata più al consenso elettorale che alla risoluzione degli evidenti problemi che hanno questi paesi. Ha poi affermato che Biden conosce bene la regione dato che vi ha viaggiato molte volte durante il suo mandato da vice presidente.

Proprio sulla politica che il nuovo governo avrà con paesi come Cuba, Venezuela e Nicaragua occorre fare una breve riflessione alla luce della nomina di Gonzalez. Spesso si legge e si sente dire che la nuova amministrazione avrà un approccio diverso verso questi paesi ed in effetti non credo che si stia sbagliando, ma la sostanza non cambierà. L’amministrazione Biden tornerà alla strategia che aveva inaugurato Barak Obama ovvero quella del bastone e della carota: da un lato ti concedo qualcosa, dall’altro ti impongo le mie posizioni.

Credo molto improbabile che anche la nuova amministrazione non intraprenda azioni di ingerenza e pressione contro i tre paesi sopra citati al fine di sovvertire i legittimi governi. Infatti lo stesso Joe Biden ha in più volte dichiarato che in Venezuela, in Nicaragua ed a Cuba occorra ristabilire la democrazia.

Ma proprio sul Venezuela Gonzalez dichiara, senza alcuna ambiguità, che per quanto riguarda la crisi in questo paese è “impossibile ignorare che Nicolás Maduro è un dittatore, che ha perso ogni legittimità a causa delle sofferenze che ha inflitto al popolo venezuelano”.

A sua volta ha affermato che “è inaccettabile che milioni di venezuelani debbano fuggire dal loro paese per mangiare, e che Maduro rimanga al potere” e che è arrivato il  “tempo che si assuma le sue responsabilità”. Rincara poi la dose di critiche al governo di Maduro affermando che la crisi umanitaria in Venezuela è colpa di coloro che gestiscono quel paese. Dire che non c’è niente di sbagliato nel sistema politico in Venezuela significa essere ingenui o non voler ammettere la realtà”.

Considerando l’inefficienza delle sanzioni unilaterali applicate al paese sud americano dall’amministrazione Trump e che non esisteva una strategia diplomatica Gonzalez ha elencato quali saranno le priorità di Biden verso il Venezuela. Per prima cosa Biden ha promesso lo status di protezione temporanea (TPS) ai venezuelani che vivono negli Stati Uniti, quindi una risposta internazionale più solida alla situazione umanitaria e un aumento della pressione multilaterale sul regime per negoziare con l’opposizione una transizione del potere perché attualmente i negoziati con l’opposizione di fatto favoriscono solo il consolidamento del potere di Maduro.

Come risulta chiaro da queste dichiarazioni non saranno giorni tranquilli quelli che si annunciano per il Venezuela e gli altri due paesi che Trump aveva definito essere l’asse del male con la nuova amministrazione a guida Joe Biden per buona pace di coloro che vedono nell’avvicendarsi di un nuovo presidente negli Stati Uniti un cambio delle politiche verso la regione.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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