Il presidente ecuadoriano Lenin MorenoIl presidente ecuadoriano Lenin Moreno

IN ECUADOR UN NUOVO SCANDALO PER LE VACCINAZIONI FACILI SCUOTE IL GOVERNO DI LENIN MORENO 

Nuovo scandalo in Ecuador per le vaccinazioni facili: almeno cinquecento persone sarebbero state vaccinate senza averne il diritto.

A pochi giorni dalla rinuncia del Ministro della Salute Juan Carlos Zevallo per un caso simile nel paese sudamericano scoppia un altro caso di vaccinazioni facili. Nel primo caso sono state vaccinate persone in un centro geriatrico di lusso nella capitale ecuadoriana tra le cui figuravano anche alcuni famigliari del Ministro dimissionario che ha già lasciato il paese con destinazione Miami.

Adesso invece sono state vaccinate  560 persone facenti parte del Rotary Club, situato nella zona esclusiva della città di Samborondón, nella provincia di Guayas.  Lo scandalo è scoppiato quando sui social è apparso il video che immortala i beneficiari mentre vengono vaccinati: “Qui stiamo ricevendo il vaccino Pfizer nel Rotary Club”, dice una donna nella registrazione. Il video mostra il processo di vaccinazione, mentre un sassofonista dal vivo segue la melodia di “Close to you”, una canzone del gruppo The Carpenters. Subito il Club Rotary è stato rinominato il Club dei Privilegiati. 

Domenica 14 marzo, il Rotary Club del Distretto 4400 ha rilasciato una dichiarazione, in cui ha ringraziato il Ministero della Salute Pubblica (MSP), in particolare il Coordinamento Zonale 8 di questa città, per aver facilitato le vaccinazioni. Nel testo descrivono in dettaglio che la vaccinazione è stata effettuata nelle strutture dell’Università Espíritu Santo (UEES) che ringraziano.

Nella dichiarazione resa dal Club si legge che i Rotary club di Guayaquil e Samborondón “hanno contribuito alla città per più di 90 anni”. “Abbiamo costruito scuole, centri medici, mense pubbliche, fornendo sponsorizzazione e sostegno a varie fondazioni e contribuendo, in generale, allo sviluppo della comunità nei settori della salute, dell’istruzione e degli alloggi”, citano nel testo, e sottolineano che  altri contributi sono  stati dati durante i mesi più duri della pandemia di coronavirus al Paese lo scorso anno.

L’organizzazione indica inoltre che “affinché queste attività continuino” devono garantire la protezione dei loro “partner vulnerabili, gli anziani”.  Nel testo si chiarisce che sono queste le persone che sono state vaccinate, così come “i membri dell’area sanitaria e il personale che lavorano nelle diverse fondazioni” in cui questi club forniscono supporto.

Ma le giustificazioni date dai dirigenti del Rotary Club non hanno placato le polemiche sui social anche perché il portale internet che il governo aveva predisposto per la vaccinazione degli anziani ha tardato molto prima di essere accessibile. Inoltre molte persone anziane non dispongono di internet e quindi non si possono registrare al programma di vaccinazione. 

Uno dei cittadini ha sottolineato che le stesse persone che “lamentavano l’indebitamento per la realizzazione di lavori pubblici” sono ora quelle che “corrono a farsi vaccinare per primi con i vaccini acquistati con risorse pubbliche”,  mentre un altro ha indicato, per scherno, che sono “brave persone”.

Un altro utente scrive che “Mentre il Rotary Club viene vaccinato con musica dal vivo, le persone, debbono aspettare che una pagina web funzioni”.

Ma in Ecuador quante dosi di vaccino sono arrivate ad oggi?  In Ecuador, Paese di poco più di 17 milioni di abitanti, secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica e censimento (INEC), sono arrivate 167.370 dosi di vaccini. 

Prima di questo scandalo ce ne sono stati altri, che hanno portato alle dimissioni dell’ex ministro della Salute, Juan Carlos Zevallos, il 26 febbraio;  a cui successe Rodolfo Farfán. Alla fine di gennaio, l’Ufficio del Procuratore generale dello Stato (FGE) ha riferito dell’avvio di un’indagine contro Zevallos per il presunto crimine di “traffico di influenze” nel processo di distribuzione di vaccini per combattere il covid-19.

Ciò è avvenuto dopo le denunce contro di lui per aver autorizzato e vaccinato quel mese, con parte dei pochi vaccini contro il coronavirus che erano arrivati ​​in Ecuador, nel Centro geriatrico privato dell’Hospital de los Valles, uno dei centri di salute e residenza per L’anziano più esclusivo del Paese, dove ha “parecchi parenti”, come ha ammesso lo stesso ex ministro è stato somministrato il vaccino.

La scorsa settimana, lo scandalo ha ruotato intorno a due giovani ‘tiktoker’ (famosi sul social network TikTok) che sono stati vaccinati all’ospedale Teodoro Maldonado Carbo di Guayaquil. Nel pomeriggio di giovedì 11 marzo è circolato un video che mostra i giovani, identificati come Salomón Yasih Doumet Mendoza e María del Alma Cruz Pareja, una coppia e studenti di medicina mentre entravano, nell’area di vaccinazione dell’ospedale. Per i due giovani non era la prima volta che entravano nell’ospedale dato che il 19 febbraio avevano ricevuto la prima dose del vaccino.

All’ombra di questi scandali tra meno di un mese si svolgerà il secondo turno delle elezioni per la presidenza del paese. La destra capeggiata da Guillelmo Lazo nella sua campagna elettorale accusa il rappresentante della sinistra Andre Arrauz di rappresentare il vecchio schema politico corrotto che ha preceduto la presidenza di Lenin Moreno ovvero il correismo. Fa sorridere che dopo tutti gli scandali che hanno caratterizzato la presidenza Moreno che ha tradito tutte le promesse elettorali accostandosi alle politiche liberiste che oggi sono rappresentate proprio da Lazo vengano imputati al precedente presidente Rafael Correa ed alle sue politiche tuti i problemi di corruzione e mal governo che oggi vengono al pettine.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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