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E’ UFFICIALE: LE BASI NATO DI AVIANO E GHEDI OSPITANO ORDIGNI NUCLEARI 

 

Da tempo si sospettava che anche il nostro paese, in virtù del fatto che aderisce alla NATO, ospitasse ordigni nucleari ma adesso è ufficiale: nelle basi di Aviano e Ghedi sono stoccate armi nucleari.

Lo rivela un reportage del sito giornalistico Bellingcat che ha scoperto che molti dei funzionari statunitensi archiviavano le informazioni sensibili riguardanti tra l’altro le ubicazioni degli ordigni nucleari in semplici app in modalità pubblica. Di fatto color che avevano accesso alle informazioni segrete usavano queste app per archiviare le informazioni sensibili sul web.

Le grandi quantità di informazioni che l’esercito statunitense, specialmente i responsabili della custodia delle armi nucleari, devono sapere non sono facili  da ricordare a mente, quindi alcuni soldati hanno pensato bene di ricorrere a popolari applicazioni di  “flashcard” per memorizzare così tanti dati. Senza rendersene conto, hanno fatto trapelare molti dettagli dei protocolli di sicurezza segreti legati alle armi nucleari e hanno inavvertitamente confermato il loro dispiegamento in tutte le basi in Europa dove la loro presenza era già sospettata, rivela Bellingcat.

I giornalisti hanno scoperto che i soldati statunitensi usavano app come Chegg, Quizlet e Cram, dove identificavano persino gli spazi esatti in cui le armi nucleari venivano immagazzinate e menzionavano le posizioni delle telecamere, la frequenza delle pattuglie, gli identificatori unici che devono avere coloro che lavorano in aree ad accesso limitato e le parole segrete che si usano quando una guardia è minacciata.

La negligenza dei soldati statunitensi è arrivata al punto di usare i propri nomi completi come identificativo nelle app usate, il che ha reso il lavoro dei giornalisti molto semplice. Con i dati raccolti è stato per i giornalisti molto facile ubicare le bombe atomiche presenti in Europa nei loro effettivi luoghi di stoccaggio.

Sono presenti ordigni nucleari, secondo Bellingcat, nelle basi Nato di Aviano in Italia, Volkel nei Paesi Bassi, Incirlik in Turchia, Ghedi ancora in Italia, Buechel in Germania e Kleine Brogel in Belgio. Tutti luoghi che da tempo vengono sospettati di contenere armi nucleari ma adesso sembra che i sospetti non siano solo illazioni.

Le informazioni erano presenti su internet dal 2013 mentre le ultime erano state inserite nelle app solo pochi mesi fa. Dopo che i giornalisti hanno chiesto un commento al Pentagono ed alla Nato tutte le informazioni sono miracolosamente sparite dall’web. Da parte sua la  U.S. Air Force afferma di essere stata a conoscenza dell’uso di queste applicazioni per l’archiviazione delle informazioni ma si è rifiutata di commentare l’accaduto. 

Uno specialista di armamenti consultato da Bellingcat, Jeffrey Lewis, ha affermato che le rivelazioni dei giornalisti riflettono una “palese violazione” dei meccanismi di sicurezza relativi alle armi nucleari usa dispiegate nei paesi membri della NATO.

Allo stesso tempo, Lewis ha sostenuto che la segretezza che circonda il dispiegamento di queste armi in Europa esiste “non per proteggere le armi dai terroristi, ma solo per proteggere politici e leader militari dall’essere costretti a rispondere a domande difficili sul fatto che gli accordi di condivisione nucleare della NATO hanno ancora senso oggi”. “Questo è un altro avvertimento che queste armi non sono sicure”, ha aggiunto. (RT)

Per conoscere l’ubicazione degli ordigni nucleari della NATO in Europa non occorreva quindi un grande dispiegamento di agenti segreti da parte delle altre potenze nucleari, bastava fare un giro su internet per conoscerne la loro dislocazione. Ma non solo: nelle schede delle applicazioni erano registrate anche parole segrete, ubicazioni delle telecamere, ecc. insomma tutte le informazioni necessarie per entrare nelle basi e portarsi via una bomba nucleare sotto braccio senza che nessuno se ne accorgesse. Alla faccia della sicurezza. Chiunque avrebbe potuto con precisione conoscerne la posizione e di conseguenza decidere cosa farne. Mi sembra proprio che anche questa vicenda dimostra come ci stiano prendendo in giro quando i nostri politici parlano di sicurezza.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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