Il Presidente Ivan DuqueIl Presidente Ivan Duque

IN COLOMBIA LA MATTANZA CONTINUA: INDEPAX FORNISCE I DATI DELLE VIOLENZE COMPIUTE NEL 2021

 

L’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz) della Colombia nel suo rapporto intitolato “Cifre della violenza nella regione 2021” ha rivelato che nel corso di questo anno  sono stati commessi 92 massacri nel paese sud americano, 168 leader sociali e 48 firmatari dell’accordo di pace sono stati uccisi.

Nel suo annuale rapporto Indepax denuncia che nel paese sud americano hanno perso la vita   326 persone nei 92 massacri, avvenuti in 70 comuni in 20 dipartimenti. I dati forniti dall’Istituto si riferiscono al periodo che va dal 1’ gennaio al 24 dicembre. Tra i 168 leader sociali uccisi figurano 26 donne, per quanto riguarda i 48 firmatari degli accordi di pace, ex guerriglieri delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc),  uccisi quattro erano di sesso femminile.

Il rapporto afferma che Cauca e Antioquia sono i dipartimenti con il maggior numero di massacri  con 14 eventi ciascuno, seguiti da Valle del Cauca e Nariño. Il dipartimento di Antioquia detiene anche il primo posto nel triste bilancio del numero di vittime massacrate con 52 persone assassinate, seguita da  Valle del Cauca, Cauca e Nariño.

Le uccisioni dei leader sociali si sono concentrate in 108 comuni di 25 dipartimenti. Tra coloro che hanno perso la vita c’erano 55 indigeni, 37 civici e 29 comunali. Dalla firma dell’accordo di pace nel  novembre 2016 ad oggi, sono state commesse 1.283 uccisioni di leader sociali, di cui 885 avvenute durante l’amministrazione del presidente Iván Duque.

I comuni che hanno registrato il maggior numero di omicidi di leader sociali sono Cauca  con 31 persone uccise, seguito da Antioquia con 23, Nariño con 16, Valle del Cauca con 15, Chocó e Tumacocon 13. Per quanto riguarda le uccisioni degli ex appartenenti alle FARC che hanno firmato gli accordi di pace i crimini si sono verificati in 39 comuni appartenenti a 15 dipartimenti. Il dipartimento diCauca ottiene il primo posto con  9 omicidi, Caquetá Nariño con 6, Antioquia con 5 e Meta con 4.

Secondo il rapporto, la presenza o l’attività di gruppi armati illegali è segnalata praticamente in ogni dipartimento del paese.

Il rapporto dell’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace rivela ancora una volta come nel paese sud americano la violenza e gli omicidi sono purtroppo pane quotidiano. Certifica inoltre che il governo di Ivan Duque non è capace o non voglia fermare questa spirale di quotidiana violenza, mentre la comunità internazionale resta come sempre impassibile e complice di fronte a questa mattanza. 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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