Armi italiane ritrovate in UcrainaArmi italiane ritrovate in Ucraina

QUANTO E’ STATO SPESO NEL 2021 NEL MONDO PER LE ARMI? ECCO LA CLASSIFICA PER NAZIONE STILATA DAL SIPRI  

 

E’ uscito il rapporto 2021del Sipri di Stoccolma che monitora quanto i vari governi spendono in armamenti ed esercito, come sempre questo valore è cresciuto anche l’anno scorso nonostante la pandemia.

Secondo il rapporto del Sipri l’ammontare complessivo mondiale che i governi hanno speso per le armi nel 2021 ha raggiunto la stratosferica cifra di 2.113 miliardi di dollari con un aumento rispetto all’anno precedente dello 0,7 per cento  che equivale ad un aumento di 15 miliardi di dollari . La spesa complessiva rappresenta poi quasi il 6 per cento dei bilanci pubblici, cioè ogni 100 dollari spesi dagli stati 6 vengono spesi per le armi.

Ai primi posti in quanto a spese militari troviamo al primo posto come sempre gli Stati Uniti con oltre 800 miliardi di dollari che rappresentano il 38 per cento delle spese globali in armamenti, al secondo posto distanziata  troviamo la Cina con oltre 300 miliardi di dollari spesi che rappresentano il 14 per cento dell’intera spesa. Come risulta chiaro le due prime potenze militari, Stati Uniti e Cina, rappresentano assieme il 52 per cento dell’intera spesa per armamenti mondiale annua.

scendendo la classifica troviamo al terzo posto l’India con 76,6 miliardi, il Regno Unito con  68,4 miliardi e la Russia con 65,9 miliardi. Se sommiamo i primi cinque paesi scopriamo che da soli rappresentano il 62 per cento dell’intera spesa militare mondiale.

Dal sesto al decimo posto troviamo Francia, Germania, Arabia Saudita, Giappone e Corea del Sud. I primi dieci paesi della classifica rappresentano i tre quarti della spesa totale. Ed il nostro paese dove si colloca nella classifica degli spendaccioni? L’Italia si trova all’undicesimo posto con una spesa complessiva di 32 miliardi di dollari ma in futuro sicuramente scalerà posizioni nella macabra classifica dato che oramai più nessuno sembra interessato a ridurre la spesa militare. Anzi dovremmo portarla al fatidico 2 per cento del PIL come voluto con insistenza dai leader della classifica ovvero gli Stati Uniti.

Scendendo la classifica dopo di noi troviamo Australia, Canada, Iran e Israele. Se analizziamo i dati forniti dal Sipri scopriamo che la Nato, che continuano a volerci fare credere si tratti di un’alleanza solo difensiva, ha speso per le armi 17,5 volte più di quanto ha speso la Russia del cattivone Putin mentre i paesi dell’Unione Europea hanno speso 3,5 volte di più della stessa Russia.

Inutile ricordare che ancora nel mondo ci sono persone che muoiono di fame o che non dispongono di acqua corrente od energia elettrica, oppure  come ancora la campagna vaccinale contro il corona virus nei paesi del terzo mondo ma soprattutto in Africa ancora non decolla per mancanza di vaccini. Patetico sembra poi affermare che sarebbe facile risolver questi banali problemi solo se parte di queste irresponsabili spese fossero dirottate nei paesi bisognosi. Ma ai vari governi del primo mondo non è mai importato nulla e non gli importerà neppure nel futuro di questa povera gente.   

Insomma i governi  non sembrano in alcun modo intenzionati a ridurre queste scelerate spese che causano solo morte e distruzione. Invece di usare i soldi dei bilanci pubblici per la spesa sociale tanto necessaria in questa fase storica i nostri governanti continuano senza sosta a rimpinguare le casse delle numerose imprese belliche internazionali con la scusa della difesa.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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