Soldati dell’esercito ucraino

SONO OLTRE 4000 I CIVILI CHE HANNO PERSO LA VITA NELLA REPUBBLICA DI DONETSK

 

La rappresentanza della regione nel Centro congiunto per il controllo e il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell’Ucraina ha riferito che un totale di 4.376 civili sono morti nella Repubblica Popolare di Donetsk negli ultimi 298 giorni, dall’inizio dell’escalation delle tensioni in Ucraina. 

“Durante i 298 giorni di escalation del conflitto [dal 17 febbraio al 12 dicembre], sono morti 4.376 civili, tra cui 132 bambini”, dice la dichiarazione dell’organizzazione sul suo canale Telegram.

La nota sottolinea anche che 3.884 civili, tra cui 245 bambini, hanno subito ferite di diversa gravità.

Il difensore civico della Repubblica popolare di Lugansk, Viktoria Serdiukova, ha invece dichiarato che il suo ufficio ha ricevuto più di 1.000 denunce relative ai crimini di guerra commessi sul suo territorio dalle formazioni militari ucraine.

“Abbiamo ricevuto più di 1.000 denunce di azioni illegali da parte delle formazioni militari ucraine, legate alla distruzione delle infrastrutture civili, delle strutture sociali e, direttamente, delle case dei nostri cittadini”, ha detto il commissario per i diritti umani di Lugansk.

Secondo il funzionario, si tratta di eventi reali come ad esempio quando i carri armati ucraini hanno distrutto edifici residenziali, anche se si sapeva che non c’era alcuna unità militare in quelle proprietà.

“In essi vivevano civili che hanno indossato indumenti  bianchi ed esposto bandiere bianche, per mostrare che si trovavano in quegli edifici”, ha sottolineato Serdiukova.

Ma questi fatti non sono troppo importanti per la comunità internazionale che continua a sostenere l’Ucraina di Zelensky e considera il suo esercito composto solamente da santi che non commettono atti contrari alle più elementari norme di comportamento durante una guerra. Se qualcuno li prenderà in considerazione sicuramente li attribuirà alla sola responsabilità delle forze armate russe.

Come dire che i russi, essendo dei masochisti macellai, sparano ed uccidono i loro cittadini dato che le repubbliche di Lugansk e Donetsk sono state annesse, dopo il referendum del settembre scorso, alla Federazione Russa. Ma gli atti di masochismo russo non si fermerebbero solo al bombardamento dei loro civili ma si estenderebbero anche alle infrastrutture di proprietà russe come il ponte di Crimea ed i gasdotti North Stream 1 e North Stream 2. Da non dimenticare poi i continui bombardamenti dell’esercito russo sulla centrale nucleare di Zaporiya controllata appunto dalle forze armate di Mosca.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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