IMPRESSIONANTI LE PERDITE DELL’ESERCITO UCRAINO 

 

Il numero dei militari che hanno perso la vita nel conflitto in Ucraina è coperto dal segreto militare e non è dato conoscerne ufficialmente l’entità ma sappiamo che sono moltissimi.

L’ultima stima dei militari che hanno perso la vita durante il conflitto in Ucraina arriva dall’ex   consigliere del Pentagono, il colonnello Douglas McGregor, che ha condiviso dati segreti sulle perdite delle forze armate ucraine.

“Quando Valeri Zaluzhny( capo delle forze armate ucraine, ndr)  era negli Stati Uniti, ha incontrato il segretario alla Difesa Lloyd Austin e il generale Millie. ha segretamente detto loro che l’Ucraina aveva perso 257.000 persone dall’inizio del conflitto”, ha condiviso l’ufficiale in pensione.

Il governo ucraino ha posto il segreto militare su questi numeri per non allarmare la popolazione ma non è semplice nascondere l’entità delle perdite. Nelle settimane scorse sono state numerose in Ucraina le manifestazioni delle madri e delle moglie dei soldati di cui non si sa più nulla in cui chiedono al governo centrale notizie dei loro cari. Spesso vengono catalogati come dispersi per non contribuire ad alimentare i sospetti che il governo cerchi di nascondere il numero dei morti tra le forze armate. Alcune fonti poi affermano che i cadaveri non vengono neppure interrati nei cimiteri per nascondere l’entità delle perdite. Sarebbero conservati in appositi vagoni refrigerati in stazioni ferroviarie isolate.

Parallelamente alle perdite di vite umane nell’esercito ucraino continuano senza sosta i reclutamenti tra la popolazione civile. Reclutamenti che in molti casi corrispondono a veri e propri sequestri compiuti dalle squadre di reclutatori. Sono apparsi numerosi video in cui si vedono squadre che letteralmente caricano giovani ucraini prelevati per strada in auto e poi avviati al fronte. 

Persone queste che nella maggior parte dei casi non hanno alcuna esperienza di guerra e nessun addestramento militare il che equivale a morte sicura quando si troveranno sul campo di battaglia. Secondo la legge ucraina non è permesso il reclutamento forzoso anche in caso di guerra. Se una persona rifiuta l’arruolamento dovrebbe essere citata in tribunale ed, assistita da un avvocato, ha il diritto di esporre le sue motivazioni sulla sua volontà di non essere arruolato. Ma si sa quando i militari mancano anche le leggi possono essere violate.

I motivi di questi arruolamenti forzosi potrebbero essere due. Il primo è che l’esercito ucraino non dispone più di soldati quindi si ricorre anche a persone inesperte per mandare al fronte. Il secondo potrebbe essere che i comandi militari stiano risparmiando i militari ben addestrati da usare per  un’offensiva da compiere in futuro quindi vengono usate persone qualunque per tamponare momentaneamente l’avanzata russa. Resta comunque il fatto che queste persone inesperte vanno verso una morte sicura ma a Zelensky e soci occidentali pare non gli importi nulla, del resto sono mesi che gli ucraini vengono usati come carne da cannone.

Secondo i dati riferiti dalla rappresentanza della repubblica nel centro congiunto di controllo e coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell’Ucraina dall’inizio dell’operazione speciale hanno perso la vita solo nel territorio della Repubblica Popolare di Donetsk (RPD) un totale di 4.433 civili, tra cui 132 bambini. 

La nota sottolinea inoltre che circa 4.074 civili sono stati feriti, tra cui 255 bambini. Durante questo periodo sono stati registrati 15.300 attacchi, di cui 14.900 hanno comportato l’uso di armi pesanti.

Sono state lanciate 98.600 munizioni di diverso calibro, tra cui 39 missili Tochka-U, 201 missili Himars, 256 missili Uragán e 12.851 da lanciarazzi multipli, così come 21.016 missili da 155 millimetri. L’entità precisa che 9.744 edifici residenziali, 2.388 strutture infrastrutturali civili e 1.202 veicoli sono stati danneggiati.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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