Danni al gasdotto North StreamDanni al gasdotto North Stream

SEYMOUR HERSH: SECONDO BIDEN LA GERMANIA POTEVA ANCHE CONGELARE 

 

In un intervista il giornalista statunitense Seymour Hersh, che in precedenza aveva rivelato come gli Stati Uniti avevano sabotato i gasdotti North Stream, ha affermato  che per Washington era meglio  che la Germania si congelasse in inverno piuttosto che smettesse di sostenere l’Ucraina.

Nell’intervista concessa al Berliner Zeitung pubblicata ieri e riportata da RT  Seymour Hersh continua a far parlare di se, infatti ha dichiarato che “Il presidente degli Stati Uniti avrebbe preferito che la Germania si congelasse piuttosto che la Germania potesse smettere di sostenere l’Ucraina, e questo, per me, è una cosa devastante per la Casa Bianca”.

Il giornalista ha dettagliato nella sua intervista che originariamente Biden aveva intenzione di far saltare i gasdotti lo scorso giugno, ma, “all’ultimo minuto, la Casa Bianca è diventata nervosa”. In questo modo, il presidente “ha cambiato idea ed emesso nuovi ordini, dando la possibilità di far esplodere le bombe da remoto in qualsiasi momento”, ha detto.

Secondo Hersh, la decisione è maturata alla Casa Bianca in seguito al fatto che la guerra economica “non stava andando bene per l’Occidente e avevano paura che l’inverno si avvicinasse”. “Il Nord Stream 2 è stato sospeso dalla Germania stessa, non dalle sanzioni internazionali”, e Washington temeva che Berlino avrebbe revocato le sanzioni a causa di un “inverno gelido”. 

Così, a settembre, otto bombe dovevano esplodere al largo dell’isola di Bornholm nel Mar Baltico, ma solo sei sono scoppiate a causa del rinvio dell’operazione, ha aggiunto il giornalista.

Alla domanda sulle ragioni per cui il governo degli Stati Uniti abbia attaccato  gli impianti energetici, Hersh ha risposto che non crede che “abbiano pensato a fondo”. Ha sottolineato che alcune persone avrebbero potuto pensare che le esplosioni avrebbero dato “all’economia statunitense un vantaggio a  lungo termine”, ma la Casa Bianca ha sempre “voluto ottenere una vittoria, voleva che l’Ucraina vincesse magicamente in qualunque modo”.

Tra le altre cose, il giornalista ha sottolineato che la Norvegia era interessata che il sabotaggio avesse successo. “Sono molto interessati ad aumentare le loro forniture di gas naturale all’Europa occidentale e alla Germania. Ed è quello che hanno fatto, hanno aumentato le loro esportazioni. Allora perché non unire le forze con gli Stati Uniti per motivi economici? Inoltre, in Norvegia c’è una marcata ostilità verso la Russia”, ha spiegato.

Il vincitore del premio Pulitzer ha sostenuto che la Norvegia “sapeva cosa stava facendo e capiva cosa stava succedendo, ma forse nessuno ha mai detto ‘sì'”. “Comunque, perché questa missione andasse avanti, i norvegesi dovevano trovare il posto giusto”, ha aggiunto.

In precedenza Hersh, specializzato in giornalismo investigativo, ha rivelato in un articolo pubblicato sul suo blog che sono stati i subacquei della Marina degli Stati Uniti a mettere gli esplosivi sotto i gasdotti Nord Stream nel giugno 2022.

Secondo una fonte che ha familiarità con la questione, l’operazione è stata condotta sotto la copertura delle manovre militari denominate BALTOPS 22 della NATO. Tre mesi dopo i dispositivi sono stati attivati a distanza per distruggere i gasdotti. Secondo il giornalista, la Norvegia ha aiutato i subacquei a mettere carichi di C4 sotto i tubi.

Dalle parole espresse da Seymour Hersh nell’intervista concessa al Berliner Zeitung emerge come alla Casa Bianca non si fidassero del loro alleato tedesco. Infatti temevano, come detto, che da Berlino, a seguito di un inverno molto freddo, potessero decidere di riattivare i gasdotti per rifornirsi di gas dalla Russia visto che la loro chiusura era frutto di una scelta politica e non strutturale. Distruggerli avrebbe messo al sicuro la strategia statunitense di impedire futuri approvvigionamenti di gas da Mosca.

Insomma ancora una volta appare evidente come dietro questo sabotaggio ci siano gli Stati Uniti ma nonostante siano stati presi con le mani nella marmellata nessuno si preoccupa tra gli alleati di porre qualche domanda a Biden, siam alleati o dei semplici portatori d’acqua?

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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