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BIDEN SE IL PIANO DI PACE PIACE A PUTIN NON PUO’ ESSERE BUONO 

 

Ieri la Cina ha presentato un documento sulla sua posizione riguardo il conflitto in Ucraina che potrebbe essere considerato come la bozza per una proposta di pace, subito dalla Casa Bianca viene rigettata.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ritiene che il piano di pace proposto dalla Cina per l’Ucraina beneficerebbe solo la Russia. Lo ha detto in un’intervista trasmessa venerdì dalla rete televisiva ABC.

“Cosa pensa di questo piano di pace cinese che Putin ha elogiato oggi?” ha chiesto il giornalista David Muir in un’intervista con il presidente. 

“Penso che tu abbia risposto alla domanda, Putin l’ha applaudito, quindi come potrebbe essere buono?”, ha risposto Biden. “Non ho visto nulla nel piano che possa indicare che c’è qualcosa che beneficia chiunque non sia la Russia”, ha commentato, aggiungendo che l’idea che la Cina stia per negoziare il risultato della crisi ucraina “non è razionale”.

Biden sottolinea che gli Stati Uniti e i loro alleati devono “mettere gli ucraini in una posizione in cui possono fare progressi in primavera ed in  estate”, per arrivare ai negoziati in una “posizione di forza”. Quindi continuare a combattere fino all’ultimo ucraino.

Va notato che, dal momento della pubblicazione del piano cinese per la soluzione politica della crisi, e fino alla trasmissione dell’intervista di Biden, il presidente russo non si è pronunciato personalmente su questo. Tuttavia, la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha rilasciato una dichiarazione, in cui ha affermato che Mosca apprezza “l’aspirazione sincera degli amici cinesi di dare un prezioso contributo alla soluzione del conflitto in Ucraina con mezzi pacifici”. Condividiamo le considerazioni di Pechino”.

Dall’Unione Europea, in risposta alla proposta cinese, arrivano altre sanzioni contro la Russia, il decimo pacchetto che  porterà quasi la metà del valore delle merce esportate verso Mosca ad essere sanzionate.

Il decimo pacchetto di sanzioni  colpirà le esportazioni dell’Unione Europea verso la Federazione Russa  per un valore totale di 11,4 miliardi di euro. Si vanno ad aggiungere al divieto di esportazione di 32,5 miliardi di euro  dei precedenti pacchetti di sanzioni. Tenendo conto del pacchetto odierno Bruxelles ha in totale imposto sanzioni contro quasi la metà delle sue esportazioni verso la Russia a partire dal 2021: sono state sanzionate ad oggi il 49 per cento delle merci esportate.

Da parte statunitense intanto si stanno facendo pressioni verso i paesi che non stanno adottando le sanzioni contro la Russia. Attualmente solo una cinquantina di nazioni si sono adeguate alle sanzioni imposte da Washington a Mosca che rappresentano solamente poco più del 20 per cento della popolazione mondiale. Quindi mi pare proprio che non si possa parlare di isolamento della Federazione Russa.

Per tentare di convincere i paesi che hanno deciso di non ubbidire alle direttive della Casa Bianca funzionari del governo degli Stati Uniti hanno recentemente visitato la Turchia e gli Emirati Arabi ma sembra senza aver ottenuto nulla. E’ previsto anche un viaggio a Pechino per convincere il governo cinese ad appoggiare le sanzioni, ma la gita fuori porta con molta probabilità non porterà risultati per l’amministrazione di Joe Biden.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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