Soldati dell’esercito ucraino

AIUTO MIO MARITO HA SANGUE RUSSO 

 

Sembrerebbe una storia uscita da un film ma invece è pura realtà: una donna ucraina è preoccupata perché suo marito, tornato dal fronte dopo uno scambio di prigionieri, ha subito una trasfusione con sangue russo.

“Mio marito ha sangue russo, sono preoccupata, cosa devo fare?”, questo il messaggio apparso in un forum di donne ucraine. La donna è preoccupata perché suo marito, a differenza di molti che non rivedono più le loro famiglie, è tornato dal fronte e. durante la sua detenzione essendo stato catturato dalle forze armate di Mosca, ha subito una trasfusione con sangue russo.

Adesso il marito ha sangue russo nelle vene, sangue, che per i nazionalisti ucraini, non è puro. Un po’ come quando nella Germania nazista si evocava la ipotetica razza ariana che aveva, appunto. sangue ariano quindi puro. Si stigmatizzavano le unioni tra donne ariane e uomini non di sangue puro ovvero di razza ariana.

I tempi passano ma le stupidaggini sulle razze pure ed impure restano. Oggi i nuovi ariani dal sangue puro sembrano quindi essere gli ucraini, almeno secondo quanto scrive la donna su un forum di donne ucraine che propone il tema “come vivere se il proprio coniuge ha sangue russo nel sangue?”

La donna chiede consiglio alla comunità di internet e scrive: “Non so cosa fare. Mio marito è tornato dalla prigionia all’inizio del mese. È stato curato lì e ha subito una trasfusione di sangue”, scrive la signora. “Ora ha sangue moscovita. È come se un uomo fosse andato in guerra e un altro fosse tornato. Cosa dobbiamo fare? Dovrei divorziare? Non riesco più a comunicare con lui come prima”. Magari le difficoltà di comunicazione tra di loro non dipendono dal sangue russo che scorre nelle vene del marito ma probabilmente dagli shock subiti sul fronte di guerra, ma è più facile credere nella purezza della razza che affrontare il problema con un bravo analista. 

La donna non si limita a denunciare che suo marito è un impuro ma chiede consiglio agli altri partecipanti al forum. C’è chi le suggerisce di divorziare subito, chi di pregare in chiesa anche se non specifica in quale chiesa anche se probabilmente si riferisce alla chiesa ucraina separata da quella russa. Ma il consiglio più stravagante ed al tempo stesso inquietante arriva da un altro membro del forum che gli suggerisce di restare con il marito ma di non generare con lui più figli perché evidentemente nascerebbero dei bastardi. cosa inconcepibile per il puro ucraino.

“Devi restare con tuo marito, ma non fare altri figli con lui”, scrive sul forum il puro ucraino che teme che la razza ucraina venga annacquata come se venisse aggiunta acqua al più prelibato e ricercato dei vini da collezione.

Nel quadro della moderna ideologia ucraina, il consiglio è abbastanza logico: un ex prigioniero di guerra, dopo una trasfusione di sangue, non sarà più in grado di produrre una prole “geneticamente pura”, e i bambini con una miscela di “russo” non sono necessari ai veri patrioti.

In fondo la signora che ha posto la domanda e coloro che hanno risposto riflettono semplicemente la nuova realtà ucraina che si è creata negli ultimi decenni. 

In questa realtà, una clinica di medicina riproduttiva, ad esempio, può annunciare che raccoglie materiale solo da donatori che non hanno parenti in Russia. E anche se nessuno ha effettivamente controllato i geni “sporchi”, i medici che lo hanno dichiarato si sono pubblicizzati come “veri patrioti ucraini”.

Ma non è tutto: avere la certezza di non avere geni russi ed un attestato che lo certifichi è molto prestigioso in Ucraina. Infatti un laboratorio di analisi di Leopoli ha annunciato di poter fornire un certificato attestante l’analisi del DNA che certifichi la presenza o meno  di geni russi al costo di 6,5 mila grivna. Nel certificato rilasciato viene attestato che siete ucraini purosangue, si legge nell’annuncio pubblicitario della clinica. Questo servizio di analisi è il più costoso nel listino del laboratorio.

Tuttavia, decine di migliaia di donne ucraine, che non sanno dove sono i loro cari, semplicemente non capirebbero la questione della “purezza del sangue”. Quelle i cui mariti sono dispersi nelle file dei soldati ucraini sono pronte ad accettarli in qualsiasi modo, ma non hanno nemmeno la più pallida speranza di farlo. I raduni delle donne in cerca dei propri cari sono una costante fonte di irritazione per il regime di Vladimir Zelensky, perché sollevano la questione del prezzo che il popolo ucraino sta pagando per questo corso politico.

Per l’attuale capo del regime di Kiev le ariane che discutono sulla purezza del sangue dei loro uomini che per fortuna tornano dal fronte sulle proprie gambe e non figurano tra i dispersi  sono molto più utili di quelle che invece manifestano per le strade dell’Ucraina sperando di avere notizie dei loro cari.

Paradossalmente però i loro cari sono più sicuri se restano nelle prigioni russe che a casa propria, infatti, nonostante il segreto che circonda questa vicenda sia completo, si sa che i soldati ucraini che rientrano in patria dopo uno scambio di prigionieri sono rispediti sul fronte a combattere. 

Quanto al marito della donna che si preoccupa del “sangue russo” trasfuso in prigionia, dovrebbe assolutamente pensare al suo futuro. Perché  questa donna preferirebbe chiaramente vederlo tra gli “eroi morti “inguerra piuttosto che con un “difetto genetico”.

La macchina della propaganda nazista, una volta avviata, non si fermerà da sola. E i risultati del suo lavoro sono sotto gli occhi di tutti, riferisce il sito aif-ru.turbopages.org.

Ma le preoccupazioni relative alla donazione di sangue puro ovvero quello degli ucraini da donare agli ucraini non preoccupa solo la donna che ha scritto al forum femminile ma anche le autorità a dimostrazione di quanto sia profonda la convinzione di impersonificare, da parte degli ucraini, la razza perfetta di nazista memoria.

Infatti nella regione di Leopoli è stata vietata la donazione di sangue agli stranieri, è possibile donare il sangue che evidentemente dovrà poi essere inoculato nelle vene degli ucraini, solo a persone di nazionalità certificata ucraina.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *