DRONE MQ-9 REAPER DELLA US AIR FORCEDRONE MQ-9 REAPER DELLA US AIR FORCE

MARIA ZAKHAROVA SUGGERISCE AGLI USA COME RECUPERARE IL DRONE 

 

La portavoce  del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova consiglia agli Stati Uniti di rivolgersi per recuperare il drone caduto nel Mar Nero martedì al  gruppo privato ucraino recentemente menzionato da diversi media statunitensi come autore delle esplosioni nel sistema di gasdotti Nord Stream.  

La portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, in risposta alle parole del portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, che era scettico sulla possibilità di recuperare i frammenti del drone, della cui perdita gli Stati Uniti hanno ritenuto Mosca responsabile, ha commentato che Washington dovrebbe chiedere il numero di telefono del gruppo di sommozzatori che ha piazzato gli esplosivi nei gasdotti North Stream.

“John, chiedete al New York Times il numero di telefono della società privata ucraina che, secondo la propaganda statunitense, ha fatto esplodere i gasdotti Nord Stream a grande profondità nel Mar Baltico. A giudicare dai vostri giornali, sono esperti di acque profonde. Ce la faranno”, ha scritto Zakharova sul suo canale Telegram.

I militari statunitensi hanno denunciato martedì che due caccia russi Su-27 hanno intercettato il drone ed uno dei due velivoli russi ha avuto “una collisione con il drone stesso colpendolo all’elica e facendolo precipitare nelle acque internazionali del Mar Nero.

Da parte sua Mosca ha negato qualsiasi contatto tra i caccia e il drone che, secondo la parte russa, ha perso il controllo in alta quota dopo aver eseguito una brusca manovra, fino a schiantarsi in acqua.

Lo stesso giorno, Kirby ha detto alla CNN: “Non è stato recuperato e non sono sicuro che riusciremo a recuperarlo. Voglio dire, il luogo in cui è caduto nel Mar Nero è molto, molto profondo, quindi stiamo ancora valutando se si può fare qualche tipo di sforzo di recupero. Forse no”. (RT)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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