Il dollaro statunitenseIl dollaro statunitense

CALO DRASTICO DELLE RISERVE MONETARIE MONDIALI IN DOLLARI 

 

Non passa giorno che non esca una notizia o un dato riguardante la perdita di fiducia nel dollaro statunitense sia come valuta di riserva sia come divisa usata nelle contrattazioni internazionali.

Sembrerò patetico e ripetitivo ma non posso non prendere atto che quasi giornalmente un’agenzia batta  una notizia riguardante il calo di fiducia internazionale nei confronti del dollaro statunitense. Notizie che riportano come il biglietto verde stia gradualmente perdendo il suo monopolio mondiale sia come moneta di riserva sia come divisa usata nelle transazioni internazionali.

L’ultima notizia apparsa riferisce come la posizione del dollaro come valuta di riserva abbia subito un forte calo negli ultimi due decenni e soprattutto nel 2022, secondo uno studio condotto da Joana Freire e Stephen Jen di Eurizon SLJ Asset Management, una società di gestione degli investimenti con sede a Londra.

Secondo questo recente studio, il dollaro rappresentava nel 2003 circa due terzi delle riserve monetarie mondiali totali. Col passare degli anni, nel 2021, la percentuale era calata al 55%, e in un solo anno, nel 2022, è sceso di altri otto punti passando al  47%.

“Questo calo dell’8% in un anno è eccezionale, equivalente a dieci volte il tasso medio annuo di erosione della quota di mercato del dollaro negli anni precedenti”, hanno sottolineato gli esperti, citati da RT.

Freire e Jen hanno spiegato che “l’erosione dello status del dollaro come valuta di riserva ha avuto un’accelerazione negli ultimi anni ad un ritmo allarmante” e soprattutto dall’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, poiché gli Stati Uniti e i loro alleati hanno imposto sanzioni contro Mosca e questo ha reso molte nazioni meno disposte ad aggrapparsi alla valuta statunitense. Tuttavia, gli esperti ritengono improbabile che il ruolo dominante del dollaro nel commercio internazionale sia presto sfidato.

I tempi per la caduta del dollaro come moneta di riserva e come divisa usata nella maggior parte delle transazioni internazionali non saranno brevi ma la direzione è oramai tracciata. Il fatto che solamente in un anno le riserve mondiali di dollari siano calate del 8% non è una cosa di poco conto. Evidentemente i paesi che non intendono inginocchiarsi completamente alle politiche della Casa Bianca hanno capito che usare il dollaro come moneta di riserva è molto rischioso, infatti può capitare che  da un giorno all’altro, se un presidente statunitense si alza con il piede sbagliato, i propri fondi in dollari siano congelati, come avvenuto con i fondi della Russia detenuti nelle banche occidentali.

Quindi per non rischiare è facile intuire che chi vuole avere un poca di sovranità nazionale si debba allontanare dal dollaro per non rischiare la bancarotta.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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