COLLOQUIO TELEFONICO TRA XI JINPING E ZELENSKY  

 

La Cina prova a fare da mediatrice tra la Russia e l’ucraina: il presidente Xi Jinping ha avuto oggi un colloquio telefonico con il suo l’omologo ucraino.

Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto una conversazione telefonica oggi con il suo omologo ucraino Vladimir Zelenski, ha riferito il ministero degli Esteri del paese asiatico. La conversazione si è concretizzata su iniziativa della parte ucraina.

Zelenski ha notato che la conversazione è stata “lunga e significativa” e ha espresso la speranza che, insieme alla nomina dell’ambasciatore ucraino in Cina, abbia” un forte impulso allo sviluppo” delle relazioni bilaterali tra i due paesi. Il presidente ucraino ha inviato l’ex ministro delle industrie strategiche Pavlo Riabikin a servire come nuovo ambasciatore in Cina.

Da parte sua, Xi ha affermato durante la telefonata che il dialogo e i negoziati sono l’unica via d’uscita praticabile per la crisi in Ucraina, e ha insistito che non ci sono vincitori in una guerra nucleare. “La Cina continuerà a facilitare i colloqui di pace e a sforzarsi di raggiungere un prossimo cessate il fuoco e il ripristino della pace”, ha detto il ministero degli Esteri trasmettendo le parole del presidente cinese, riferisce RT.

“La Cina non ha creato la crisi ucraina né è una parte coinvolta in essa. Come membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e un importante paese responsabile, la Cina non rimarrà impassibile, né getterà più benzina sul fuoco, né tanto meno sfrutterà la situazione a proprio vantaggio”, si legge in una dichiarazione del paese asiatico.

Ma dopo aver parlato con Xi Jinping, Zelenski ha scritto sui suoi social media che la pace nel conflitto con Mosca “non sarà raggiunta a costo di impegni territoriali” mettendo in serio pericolo il tentativo di pace cinese e dimostrando ancora una volta le sue reali intenzioni sul conflitto.

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova dopo il colloquio tra i due capi di stato ha riconosciuto lo sforzo di Pechino  per facilitare il processo di negoziazione, ma ha sostenuto che “il problema non sta nella mancanza di buoni piani”, ma nel rifiuto da parte di Kiev “di qualsiasi iniziativa sensata volta alla soluzione politica e diplomatica della crisi ucraina”.

Zakharova ha indicato che il governo ucraino “condiziona il suo eventuale consenso ai negoziati a ultimatum con richieste non realistiche fin dall’inizio”. Ha anche ricordato che Zelenski “ha vietato legalmente qualsiasi negoziato con il presidente della Russia Vladimir Putin”. “Allo stesso modo, qualsiasi appello alla pace difficilmente può essere percepito adeguatamente dai burattini controllati da Washington”, ha concluso.

Ma gli sforzi per raggiunger una pace in Ucraina da parte della Cina non si sono limitati alla sola telefonata tra Xi Jinping e Zelensky, infatti Pechino invierà una delegazione in Ucraina per cercare di risolvere il conflitto con la Russia, ha detto mercoledì il ministero degli affari esteri del gigante asiatico.

“La parte cinese invierà il rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici in Ucraina e in altri paesi per condurre una profonda comunicazione con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi ucraina”, si legge nella dichiarazione.

La delegazione sarà guidata da Li Hui che ha servito come ambasciatore della Cina in Russia dal 2009 al 2019.

“La Cina insisterà sulla pace e sulla facilitazione dei negoziati”, ha detto l’agenzia, aggiungendo che Pechino ” farà i propri sforzi” per fermare il conflitto “il più presto possibile”.

Adesso vedremo come da Kiev, ma soprattutto da Washington, come verranno presi gli sforzi di Pechino per giungere ad una pace negoziata del conflitto in corso. Vedremo quindi chi realmente è interessato ad una pace e chi invece fa di tutto per impedire che questo accada.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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