UCCISO GIORNALISTA RUSSO DALLE BOMBE A GRAPPOLO 

 

Rostislav Zhuravliov, corrispondente delle agenzie di stampa RIA Novosti e Sputnik, ha perso la vita in Ucraina dopo che il veicolo su cui viaggiava è stato colpito da bombe a grappolo rilasciate da un proiettile sparato dalle forze armate di Kiev e fornito dagli Stati Uniti.

Le bombe a grappolo fornite dagli Stati Uniti  all’esercito ucraino iniziano a compiere il loro compito ovvero uccidere civili. A cadere sotto i colpi dell’artiglieria ucraina che lancia proiettili carichi di centinaia di sub-bombe è stato ieri il corrispondente delle agenzie di stampa RIA Novosti e Sputnik, Rostislav Zhuravliov, che viaggiava,  nella provincia di Zaporozhie, assieme ad altri colleghi in un veicolo che è stato colpito dalle micidiali bombe, gli altri tre giornalisti, tra cui due dipendenti del giornale Izvestia, hanno riportato ferite di differente gravità e sono stati prontamente ricoverati in ospedale.

L’attacco che ha ucciso il corrispondente di guerra di Sputnik è avvenuto vicino alla città di Piatijatki, dove un gruppo di giornalisti stava viaggiando in un’auto civile, secondo il governatore ad interim della regione di Zaporozhie, Evgueni Balitski.

Rostislav Zhuravliov ha perso la vita a causa delle ferite riportate. Assieme ai suoi colleghi si stava spostando in auto e stava conducendo un’inchiesta proprio sull’uso delle bombe a grappolo da parte dell’esercito ucraino. La sua morte sarà solo una tragica fatalità oppure i militari hanno pensato bene di tappare per sempre la bocca ad un giornalista che stava indagando sull’uso un po’ troppo disinvolto delle bombe a grappolo da parte dell’esercito ucraino?

A tale riguardo è utile ricordare che il governo ucraino aveva messo per iscritto che avrebbe usato questo tipo di munizioni solo per scopi difensivi e non offensivi, in questo caso da cosa si stavano difendendo i militari? Forse si stavano difendendo dalla diffusione della verità sull’uso delle bombe a grappolo.

“Tutto indica che l’attacco al gruppo giornalistico non è stato fatto per caso”, ha commentato la portavoce ufficiale del Ministero degli Affari Esteri russo Maria Zakharova. “Il regime di Kiev continua la sua pratica di terrorismo criminale”, ha detto la diplomatica.

“I colpevoli della crudele esecuzione del giornalista russo riceveranno inevitabilmente una punizione meritata”, ha promesso Zakharova. “Coloro che hanno fornito le munizioni a grappolo ai loro protetti di Kiev condivideranno con loro la piena responsabilità”, ha aggiunto.

Gli Stati Uniti superano tutti i limiti fornendo munizioni a grappolo che “stanno uccidendo i giornalisti”, ha scritto su Twitter il vice rappresentante permanente della Russia all’ONU, Dmitri Polianski. 

“Mi chiedo cosa penserà l’opinione pubblica statunitense del loro paese che oltrepassa tutti i limiti morali in un inutile tentativo di salvare il regime corrotto di Kiev, che sta cadendo a pezzi”, si è chiesto l’alto funzionario. A questo proposito, ha assicurato che la classe politica degli Stati Uniti “a quanto pare può dare lezioni solo ad altri”.

“Washington è responsabile dell’attacco con munizioni a grappolo che ha causato la morte del corrispondente di Sputnik Rostislav Zhuravliov e che ha lasciato altri giornalisti feriti, poiché le forze armate ucraine sono state rifornite con questo tipo di armi dal Pentagono”, ha dichiarato l’ambasciata russa negli Stati Uniti.

“I funzionari statunitensi hanno assicurato alla comunità globale che gli ucraini avrebbero usato queste munizioni in modo ‘selettivo e attento’. La nullità di queste parole è evidente a tutti. L’uso di armi a grappolo da parte del regime di Kiev contro la popolazione civile conferma che Washington sta perdendo il controllo sui suoi burattini”, continua il comunicato dell’ambasciata russa a Washington aggiungendo che “Il prolungamento del conflitto e le nuove vittime tra la popolazione civile sono nella coscienza degli Stati Uniti”. Aggiungo io. ma davvero alla Casa Bianca c’è qualcuno che ha ancora una coscienza?

La missione diplomatica russa a Washington  ha espresso le sue più sentite condoglianze alla famiglia di Zhuravliov e ha augurato agli  altri giornalisti feriti una pronta guarigione. Condoglianza espresse anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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