Il generale Valery ZaluzhnyIl generale Valery Zaluzhny

KIEV VIETA AI GIORNALISTI DI RAGGIUNGERE IL FRONTE 

 

Il campione di democrazia e libertà ovvero il governo ucraino da prova delle sue prerogative una volta ancora: dopo aver chiuso tutti i partiti, dopo aver messo sotto controllo tutti i mezzi di informazione adesso impedisce ai giornalisti di raggiungere le linee del fronte.

Una nuova dimostrazione della libertà di stampa che vige in Ucraina la ha data il governo di Zelensky che ha deciso di impedire  ai giornalisti stranieri di raggiungere le linee del fronte ma che i nostri mezzi di informazione hanno ovviamente dimenticato di riportare.

Le autorità ucraine hanno vietato ai giornalisti stranieri di accedere alla linea del fronte, riferisce lunedì il giornale svizzero Le Temps. Secondo il media, d’ora in poi i giornalisti possono spostarsi nella zona delle ostilità solo se ricevono un permesso scritto dal capo delle forze armate ucraine, Valeri Zaluzhny che in questi tempi risulta difficilmente rintracciabile.

Il giornale cita “un capo del servizio stampa”, identificato come Alexey, che ritiene che il motivo della mossa possa essere il desiderio di Kiev di nascondere le grandi perdite che le forze armate ucraine hanno subito sul campo di battaglia, o un tentativo di mantenere segreta una nuova operazione militare o controffensiva. Ipotesi quest’ultima poco realistica mentre la prima credo sia la più probabile.

Le Temps indica che la misura è entrata in vigore “senza preavviso”. “Questo è legato al  fatto che, sul campo di battaglia e nel quadro della controffensiva iniziata all’inizio di giugno, i combattimenti si svolgono con numerose vittime e che le forze ucraine non sono state in grado di rompere le difese russe”, si legge nel testo. Il giornale sottolinea anche che i territori su cui i militari ucraini sono riusciti a riprendere il controllo sono limitati rispetto ai territori che vorrebbero recuperare.

Il governo ucraino si è più volte lamentato della copertura che i mezzi di informazione danno alla guerra, sicuramente non si riferiva a quelli italiani, che pubblicano frequentemente dati sulle perdite umane di Kiev, sulla dislocazione delle truppe e la divulgazione di informazioni segrete.

Commentando la pubblicazione, Strana.ua riferisce che fonti delle forze e dei corpi di sicurezza ucraini hanno confermato le informazioni sulla chiusura dell’accesso alla linea del fronte per i giornalisti. Gli informatori hanno indicato che non c’era un ordine ufficiale in merito, “ma il divieto esiste in modo non ufficiale”, aggiungendo che la misura colpisce non solo i giornalisti stranieri, ma anche quelli ucraini.

Secondo le loro informazioni, le restrizioni sono legate al fatto che non è possibile controllare tutti i giornalisti che vogliono lavorare in prima linea e che magari pubblicano informazioni che non sono controllate e che non seguono la narrativa imposta da Washington. (RT)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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