Maia Sandu presidente della MoldaviaMaia Sandu presidente della Moldavia

MOLDAVIA: CHIUSI SEI CANALI TELEVISIVI DELL’OPPOSIZIONE 

 

Anche in Moldavia colpisce la scure della censura: il governo di Maia Sandu chiude sei canali televisivi dell’opposizioni alcuni giorni prima delle elezioni amministrative generali.  

Le autorità moldave hanno revocato le licenze di trasmissione a sei canali televisivi dell’opposizione e persino l’ONG internazionale Amnesty International ha chiesto “spiegazioni riguardo a questa decisione.

La decisione di chiudere i canali televisivi è stata presa dalla  Commissione per le situazioni di emergenza, che può prendere qualsiasi decisione per aggirare la legge: la Moldavia vive in regime di emergenza nazionale dal 2021. 

La chiusura di Orizont TV, Publika TV, ITV, Prime, Canal 2 e Canal 3 ha suscitato indignazione anche tra personalità pubbliche piuttosto filo-occidentali.

La giornalista Marianna Racă  che sostiene la lotta contro la famigerata disinformazione russa, si è detta indignata per una decisione così diretta. Secondo lei, la Commissione per le situazioni di emergenza non dovrebbe sostituire le decisioni che invece devono essere prese dall’ufficio del pubblico ministero.

La sede di Amnesty International in Moldavia si è unita alla dichiarazione esprimendo preoccupazione per la revoca delle licenze dei canali televisivi senza spiegazioni dettagliate e hachiesto di  argomentare la decisione.

Maia Sandu, la Presidente della Moldavia, ha spiegato la chiusura dei canali con il fatto che sarebbero finanziati illegalmente il che porterebbe a “propaganda, divisione e informazioni sbagliate”.

Tuttavia, anche altre  ONG occidentali stanno già ponendo domande scomode alle autorità moldave, che però continuano a parlare solo della Russia.

Questa decisione non è la prima in Moldavia, infatti a dicembre del 2022, le autorità moldave hanno chiuso altri sei canali televisivi in lingua russa. La scorsa settimana è stato annunciato il blocco di 22 media sempre in  lingua russa. (Infodefense)

Anche la Moldavia, che piano piano sembra diventare la nuova Ucraina, ha dovuto adeguarsi alla guerra all’informazione indipendente ed a quella proveniente dalla Russia intrapresa dall’occidente libero e democratico che però non tollera che altri mettano in discussione le proprie posizioni. Quindi chiunque esprime o diffonde altre idee contrarie alle narrative di regime deve essere zittito.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *