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SOSTEGNO FINANZIARIO E MILITARE A KIEV A RISCHIO 

 

Sembra che con il passare del tempo l’occidente si sia stancato di sostenere militarmente e finanziariamente l’Ucraina in guerra, vari segnali e dichiarazioni di alcuni paesi fanno pensare che per Kiev il futuro non sarà tanto roseo.

A tale riguardo il  ministro delle forze armate francesi, Sebastien Lecornu ha dichiarato che presto l’Ucraina dovrà iniziare ad acquistare le armi francesi e che il suo governo non fornirà più armamenti attingendoli dalle proprie scorte. Parigi afferma che nel prossimo futuro l’Ucraina dovrà iniziare ad acquistare le armi necessarie al proseguimento delle ostilità dai produttori francesi.

“Stiamo negoziando con i nostri colleghi ucraini per spingere l’Ucraina ad acquistare nuovi obici utilizzando il denaro di un fondo speciale, in modo che i militari francesi non debbano più trasferire armi dai loro arsenali”.

Secondo un rapporto del parlamento francese Parigi ha contribuito al sostegno militare dell’Ucraina con armi per un valore di 3,2 miliardi di euro rendendo il paese transalpino tra le nazioni che hanno   contribuito di più in Europa. Questo importo ha posto la Francia tra i principali sostenitori europei dell’esercito ucraino, insieme a Germania e Regno Unito.

Parigi si è inoltre impegnata a versare altri 200 milioni di euro al fondo di sostegno dell’Ucraina per garantire all’esercito ucraino l’accesso continuo alle attrezzature militari francesi, ha aggiunto il ministro. Kiev può spendere il denaro del fondo per l’acquisto di armi, ma solo da fornitori francesi.

Insomma grazie alla guerra la Francia vuole sostenere la propria industria bellica senza attingere gli armamenti dalle proprie scorte. Inoltre così facendo Kiev viene ulteriormente indebitato e quando il conflitto sarà terminato ed inizieranno le svendite del patrimonio pubblico per ripianare i debiti i predatori occidentali potranno acquistare quel poco che ancora resta a prezzi irrisori.

Ma non solo la Francia ha intenzione di limitare l’assistenza militare a Kiev, infatti, secondo quanto ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan, la capacità degli Stati Uniti di fornire assistenza militare al regime di Kiev si riduce ogni settimana che passa, a causa del rifiuto del Congresso di approvare fondi aggiuntivi per questi scopi.

“Ogni settimana che passa, la nostra capacità di finanziare completamente ciò che riteniamo necessario dare all’Ucraina; cioè gli strumenti e le capacità di cui ha bisogno per difendere il suo territorio e continuare ad andare avanti, diventa più difficile”, ha detto Sullivan durante una conferenza stampa.

Secondo lui, “la finestra si sta chiudendo”, anche se per il momento Washington non può dire quando esattamente rimarrà senza fondi per provvedere a Kiev.

Questo stesso mese, l’addetto stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre aveva avvertito che l’amministrazione di Joe Biden sta esaurendo i fondi per finanziare le spedizioni di armi in Ucraina, e ha esortato il Congresso ad approvare l’ultima richiesta del presidente degli Stati Uniti per fornire ulteriore assistenza militare al regime di Kiev.

La portavoce ha sottolineato che il Pentagono aveva approvato nuove consegne di armi per l’Ucraina, provenienti dalle sue riserve. Tuttavia, ha notato che il pacchetto “esaurisce i fondi rimanenti. Essendo il Congresso diviso sul continuo finanziamento a Kiev ogni giorno che passa il sostegno militare e finanziario al governo di Zelensky per la Casa Bianca diventa sempre più difficile.

In Europa però la Germania non intende, almeno a parole, sospendere gli aiuti a Kiev, anzi il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha detto lunedì che il sostegno del suo paese all’Ucraina “si espanderà massicciamente” l’anno prossimo.

“Non solo continueremo il nostro sostegno all’Ucraina, ma continueremo ad espanderlo e ad aumentarlo”, ha detto l’alto funzionario durante una riunione dei ministri degli esteri dell’UE a Bruxelles.

Allo stesso modo, Baerbock ha esortato i suoi colleghi a non concentrarsi solo su “l’attuale crisi in Medio Oriente”, ma anche a “affrontare le sfide geopolitiche qui sul campo”.

Infine Josef Borrell, alto rappresentante per le politiche estere dell’Unione Europea, ha dichiarato che fino ad oggi il vecchio continente ha contribuito al sostegno dell’Ucraina con fondi per un valore di 27 miliardi di euro, somma questa che rappresenta un record.

“Il nostro sostegno aumenta. Posso dirvi che ha raggiunto il livello di 27 miliardi  di euro in sostegno militare. È la cifra più alta mai raggiunta. Continuiamo ad sostenere i soldati ucraini. Continuiamo a sostenere l’Ucraina”, ha sottolineato Borrell.

Alla domanda sulla possibilità che il conflitto di Gaza offuschi quello dell’Ucraina per l’UE, l’alto diplomatico ha risposto che “i due conflitti sono completamente diversi nella loro natura”. “Ma è chiaro che la percezione del mondo deve essere presa molto in considerazione per evitare accuse di doppio standard”. 

Sabato scorso, Borrell ha dichiarato che l’Ucraina non sarà in grado di sconfiggere la Russia nel prossimo futuro. Inoltre, ha ammesso la probabilità che il sostegno degli Stati Uniti a Kiev “diminuisca”. “Dobbiamo essere disposti politicamente e materialmente ad aiutare l’Ucraina, a continuare ad aiutarla e persino a prendere il sopravvento”, ha sottolineato.

Quindi tirando le somme appare chiaro che, se anche qualche paese, vedi Francia che intende vendere i propri armamenti invece di regalarli, la tendenza in Europa è quella di continuare a sostenere il governo di Kiev. Negli Stati Uniti invece a causa delle divisioni nel Congresso risulta difficile continuare il sostegno  a Zelensky. A mio parere potrebbe verificarsi una divisione nei sostegni ai paesi in guerra: Bruxelles si addossa l’Ucraina mentre Washington Israele.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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