Joe Biden e Xi JinpingJoe Biden e Xi Jinping

BIDEN: XI JINPING E’ UN DITTATORE

 

Il governo cinese risponde alle dichiarazioni di Joe Biden nelle quali ha definito il presidente cinese Xi Jinping un dittatore.

Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha definito il suo omologo cinese Xi Jinping un “dittatore”, sono “errate” e “irresponsabili”, ha detto giovedì la portavoce del ministero degli Esteri del gigante asiatico Mao Ning, citata dall’AFP.

“Questo tipo di espressione è estremamente sbagliata ed è una manipolazione politica irresponsabile. La Cina si oppone fermamente a questo”, ha sottolineato Mao.

Secondo la portavoce, “ci sono sempre persone con motivi nascosti che cercano di seminare discordia e rovinare le relazioni sino-americane, e anche questo non avrà successo”. Quando gli è stato chiesto di spiegare le sue parole, ha risposto che “chiunque cerchi di minare [le relazioni] e seminare discordia tra Cina e Stati Uniti, lo sa”.

Le dichiarazioni di Joe Biden che hanno fatto giustamente irritare il governo cinese sono arrivate dopo il lungo colloquio che i due leader politici hanno tenuto negli Stati Uniti, a San Francisco, nel quadro del vertice del Forum di cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC).. Durante la conferenza stampa seguita ai colloqui il presidente statunitense, rispondendo ad una domanda di un giornalista che gli chiedeva se considerasse ancora Xi Jinping un dittatore, ha risposto:

“Guarda, lo è. È un dittatore nel senso che è a capo di un Paese Comunista che si basa su una forma di governo totalmente diversa dalla nostra”.

Almeno, questa volta, un rappresentante dell’imperialismo statunitense l’ha ammesso: per gli USA basta non avere un modello politico neo-liberale ed economicamente neo-liberista per essere definito dittatore. Cina, Russia, Iran, Corea del Nord, Cuba, Venezuela, Bielorussia, Siria ed  ogni altro Paese con un proprio modello differente dal neo-liberalismo statunitense, e con un sistema economico diverso dal capitalismo finanziario monopolistico diventa subito una “dittatura” agli occhi degli imperialisti statunitensi.

Questa era la prima visita del presidente cinese negli Stati Uniti in sei anni. Durante il suo incontro con Biden, Xi ha sottolineato che i legami tra Washington e Pechino sono “la relazione bilaterale più importante del mondo”. “[Il legame] deve svilupparsi in un modo che benefici i nostri due popoli e rispetti la nostra responsabilità verso il progresso umano”, ha affermato, avvertendo che “il conflitto e il confronto hanno conseguenze terribili per entrambe le parti”.

A sua volta, Biden ha sottolineato che per lui è “un onore e un piacere” ricevere di nuovo il leader cinese sul territorio degli Stati Uniti. Nel suo discorso, l’inquilino della Casa Bianca ha sottolineato l’importanza del dialogo personale tra i due. “È fondamentale che tu ed io ci capiamo chiaramente, da leader a leader, senza idee sbagliate o mancanze di comunicazione”, ha detto Biden. Ha anche sottolineato l’importanza che la concorrenza tra Stati Uniti e Cina “non diventi un conflitto”.

Ma quanto affermato da Biden è una delle sue innumerevoli gaffe oppure un modo come un altro per distruggere tutto quello che nei colloqui era stato raggiunto. Occorre ricordare che non è la prima volta che Biden apostrofa come dittatore Xi Jinping.

A giugno, l’inquilino della Casa Bianca lo ha qualificato in questo modo un giorno dopo la visita in Cina del segretario di Stato Antony Blinken, che ha incontrato Xi e membri della leadership politica cinese, per cercare di alleviare le tensioni tra i due paesi.

“La ragione per cui Xi Jinping si è arrabbiato molto quando ho abbattuto quel palloncino con due furgoni pieni di attrezzature di spionaggio è che non sapeva di essere lì. Parlo sul serio. Questa era la grande vergogna dei dittatori, quando non sapevano cosa stava succedendo”, ha dichiarato all’epoca Biden.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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